Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Open Arms salva altre 39 persone. Richard Gere: "Salvini non mi interessa"

Mini sbarco notturno a Linosa. L'attore da Lampedusa: "Presentato un esposto in procura". Il ministro: "I migranti portali nelle tue ville a Hollywood, grazie Richard!"

Richard Gere sulla Open Arms (Ansa)

Richard Gere sulla Open Arms (Ansa)

Roma, 11 agosto 2019 - La questione migranti e il braccio di ferro tra Salvini e le ong, resta centrale anche nella giornata odierna. L'arrivo della star hollywoodiana Richard Gere, l'altro ieri, a Lampedusa, ha alzato il livello attenzione sulla Open Arms. "Decimo giorno a bordo, una caldissima domenica di agosto. Resistiamo, abbiamo 160 motivi per farlo. 160 esseri umani che hanno il diritto di sbarcare in un porto sicuro. Vergogna Europa.#megliomultatichecomplici". Lo scrive in un tweet Open Arms, la nave che ha soccorso dieci giorni fa prima 121 migranti e ieri altri 39.

La nave ong battente bandiera spagnola - che si trova da dieci giorni nel Mediterraneo con i migranti recuperati al largo della Libia, ed è alla ricerca di un porto sicuro - ha accolto a bordo il divo che, con questo gesto, intendeva prendere una posizione netta a favore dei profughi in mare, facendo leva sulla sua enorme visibilità. Al suo fianco, a bordo della nave, anche un volto noto del piccolo schermo italiano: Chef Rubio, da sempre in prima linea sul tema migranti e integrazione. 

 

Richard Gere in conferenza stampa

L'attore statunitense e attivista per i diritti umani, nel corso della conferenza stampa in aeroporto a Lampedusa, al fianco di Oscar Camps, fondatore di Open Arms, Riccardo Gatti, presidente della ONG e Chef Rubio, ha dichiarato: 

"Abbiamo presentato un esposto per verificare se tutto ciò che sta accadendo non rappresenti una fattispecie di reato". Il divo e gli altri attivisti hanno fatto sapere che porteranno il caso all'attenzione dei pm di Roma e Agrigento. E ancora: "Amo moltissimo gli italiani, la vostra generosità, ma dopo due anni che sono tornato in questo posto ho notato che qualcosa sta cambiando - ha spiegato Gere -. Abbiamo avuto difficoltà a trovare qualcuno che con le provviste ci portasse sulla Open Arms. C'era timore. Abbiamo trovato una persona di sera tardi. Ma poi ha cambiato idea. Ci ha detto che temeva possibili ripercussioni. Poi siamo riusciti a trovare un'altra barca".

"Non sono italiano ma vengo dagli Usa dove c'è una situazione simile con i rifugiati di Messico e Nicaragua, per esempio, che vengono demonizzati dalla politica. Dobbiamo fermare adesso tutto questo ovunque nel mondo". Così l'attore statunitense ha proseguito, toccando le questioni politiche. "Sembra che i politici mettano la loro energia nel dividere - ha aggiunto -, ma non è possibile perchè siamo interdipendenti. Invito tutti a incontrare le persone sulle navi. Nascerà subito una connessione profonda. Tutte le donne sono state stuprate, non una volta ma ripetutamente - ha detto -. La Libia è sotto il controllo di vari gruppi di milizie, per cui quando devono passare da una zona all'altra vengono violentate, gli uomini vengono torturati e messi in prigione. Non possiamo neppure immaginare quello che vive questa gente".

E su come sia nata l'idea di sposare la causa di Open Arms, Gere spiega: "A Lampedusa sono venuto spontaneamente, nessuno mi ha chiesto di essere qui. Ero in vacanza con la mia famiglia vicino Roma quando ho sentito delll'approvazione decreto Sicurezza bis e quasi non ci potevo credere, non potevo credere che i miei amici italiani potessero tirare una fuori una cosa simile". Da lì l'idea di fare qualcosa di concreto: "Ho chiamato i miei amici di Open Arms che ho conosciuto qualche tempo fa a Barcellona - ha spiegato l'attore - e mentre parlavo con loro ho deciso: in 10 minuti ho fatto i pacchi, sono saltato su una macchina e sono arrivato in aeroporto a Roma".

Infine una nota personale: "Mio figlio che è qui con me a Lampedusa è rimasto molto colpito da questa vicenda e soprattutto dagli operatori di Open Arms, che hanno un cuore enorme oltre a una grande professionalità: io stesso dopo questa esperienza farò ancora di più", ha concluso la star. 

Richard Gere e Salvini

La star taglia corto quando gli viene chiesto di Salvini: "Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi. Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta".

ALTRI 39 SALVATI - L'altra notte altre 39 migranti sono stati imbarcati da Open Arms. Il fondatore dell'ong spagnola, Oscar Camps, specifica che il salvataggio è avvenuto in acque internazionali. "Ora aspettiamo un porto sicuro dove sbarcare", ha ribadito. La segnalazione del barcone con a bordo le 39 persone è arrivata ancora una volta da Alarm Phone. "Siamo stati contattati da una barca in difficoltà nella zona Sar maltese con 45 persone a bordo - ha scritto su Twitter il servizio telefonico che fornisce ai migranti un numero da chiamare in caso di difficoltà - Alle 21 abbiamo avvertito l'Rcc (Centro di coordinamento dei soccorsi, ndr) di Malta" chiedendo un soccorso immediato in quanto, stando al racconto dei migranti, la barca stava affondando. A chiedere l'intervento di Open Arms è stata proprio Malta; La Valletta ha fatto sapere alla Ong di essere disponibile a trasferire su una motovedetta i 39 salvati questa notte e portarli a terra, ma nessuna apertura per gli altri 121 migranti a bordo da 9 giorni. Una decisione "inammissibile", dicono da Open Arms. "Questa situazione sta provocando gravi problemi di sicurezza a bordo".

"Malta rifiuta di sbarcare le 121 persone che si trovano da 9 giorni a bordo dell' Open Arms, è disposta a prendere solo le 39 persone salvate un'ora fa. E' inammissibile. Questo ha generato seri problemi di sicurezza a bordo". Lo scrive su Twitter la Ong spagnola.

Salvini risponde a Richard Gere

Non si è fatta attendere la replica di Salvini a Richard Gere e alle sue parole sui migranti. "E' incredulo per l'approvazione del Decreto Sicurezza Bis - dice il ministro dell'Interno riferendosi all'attore americano -: sicuramente è colpito favorevolmente dalle scelte a favore delle Forze dell'Ordine e contro scafisti e criminali. L'Italia le attendeva da anni", aggiunge. "In compenso - attacca -, visto che il generoso milionario annuncia la sua preoccupazione per la sorte degli immigrati della Open Arms, lo ringraziamo: potrà portare a Hollywood, col suo aereo privato, tutte le persone a bordo e mantenerle nelle sue ville. Grazie Richard!".

Chef Rubio a Lampedusa

"E' la politica che deve smettere di usare le persone. Le soluzioni ci sono, lo dimostrano i corridoi umanitari di Mediterranean Hope, solo che la politica preferisce distrarre l'attenzione dai problemi reali del paese". Così Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, durante la conferenza stampa a Lampedusa con la Open Arms, a fianco di Richard Gere. 

LA POSIZIONE DI SALVINI "Ho firmato due diffide a due Ong, ormai arrivano da tutto il mondo a rompere le p...all'Italia. L'ultima è una Ong francese su nave norvegese, sono partiti dalla Norvegia, vengono da Capo Nord per rompere i c...a noi. Ho scritto al ministro norvegese, ho detto di prenderseli lui. D'ora in poi sequestro della barca e multa fino a un milione di euro, vediamo chi si stufa prima di aiutare i trafficanti". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini nel corso di un comizio serale a Polignano a Mare (Bari). "L'altra è una Ong spagnola. Open Arms da 8 giorni è a 30 miglia nautiche da Lampedusa, in acque maltesi in attesa di capire cosa fare: in otto giorni questa nave spagnola sarebbe arrivata a Ibiza e Formentera 2 volte - ha aggiunto -. Così questi poveri migranti fanno pure due salti e si divertono".

E su Richard Gere a bordo della Open Arms il ministro dell'Interno ha twittato: "Richard Gere sulla Open Arms? Spero che si abbronzi e che si trovi bene... Visto che la nave è una Ong che batte bandiera spagnola possono far sbarcare i 120 immigrati a Ibiza o Formentera, sbaglio?".

OCEAN VIKINGS - È stato notificato all'Ocean Viking il divieto di ingresso, transito e sosta in acque italiane. Si tratta di una delle due navi ong a cui ha fatto riferimento ieri sera Salvini, nel corso del comizio a Polignano. 

Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale "ricorda come non sia accettabile ogni condotta di organizzazioni non governative che considerano l'Italia l'unico porto possibile di sbarco e che, a questo scopo, sono pronte a esporre le persone a bordo a condizioni psicologiche di forte pressione in situazioni igienico-sanitarie suscettibili di rapido deterioramento". Lo scrive la Farnesina, su richiesta del Viminale, in una nota verbale all'ambasciata di Norvegia sul caso Ocean Viking."

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"La nave è stata impegnata nei giorni scorsi in un'attività sistematica di perlustrazione e attualmente risulta proseguire la navigazione in zona, con intenti non genuinamente ispirati a quelle definiti dalle Convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare e non in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all'immigrazione illegale". "Alla luce di quanto descritto", prosegue il documento, "non può in alcun modo essere attribuita alle autorità italiane la responsabilità dell'individuazione del porto di sbarco dei naufraghi soccorsi dalla nave Ocean Viking e comunque l'ingresso nelle acque territoriali italiane sarebbe considerato pregiudizievole al buon ordine e alla sicurezza dello Stato, cosi' come previsto dal'articolo 19 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare", si legge nella nota.

Stamane altri 80 migranti sono stati soccorsi al largo della Libia dalla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere che ieri aveva salvato 85 persone ed era rimasta in zona di ricerca e soccorso. "Abbiamo appena completato il secondo salvataggio in meno di 24 ore - scrivono le ong su twitter - Più di 80 persone sono state salvate da un gommone in difficoltà nel Mediterraneo centrale questa mattina e ora sono al sicuro a bordo". Sulla nave ci sono ora più di 160 migranti.

NUOVO SBARCO NOTTURNO A LINOSA - Sei migranti su una barca sono arrivati autonomamente sull'isola di Linosa nelle Pelagie la scorsa notte. I sei sono stati rifocillati con prodotti comprati dal vigile urbano dell'isola per conto del Comune. Ora una motovedetta della guardia costiera è partita da Lampedusa per recuperarli e condurli nel centro di accoglienza. Ieri il presidente della Regione Nello Musumeci e gli assessori regionali all'Economia Gaetano Armao, alle Infrastrutture Marco Falcone ed al Territorio Toto Cordaro, si erano recati sull'isola nell'ambito di un tour per conoscere la situazione delle isole minori siciliane.