Migranti, maggioranza spaccata FdI e FI bloccano il blitz di Salvini

Non passa in commissione la richiesta leghista di reintrodurre gli emendamenti dei decreti sicurezza. Intanto la nave Ong Geo Barents sfida il ministro Piantedosi e non si dirige subito al porto di La Spezia

di Elena G. Polidori

Mentre la Geo Barents sfida il ministro dell’Interno Piantedosi non raccogliendo subito l’invito a raggiungere il porto assegnato di La Spezia, ma proseguendo il salvataggio di altri migranti dopo quelli raccolti davanti alle coste libiche, alla Camera la maggioranza si è spaccata sul dl Ong (anche questo a firma Piantedosi) per il tentativo leghista di reintrodurre nel testo, attraverso alcuni emendamenti, la sostanza contenuta nei decreti sicurezza di Salvini su cui si è già pronunciata a suo tempo la Corte Costituzionale; a stoppare il tentativo di blitz, gli alleati del Carroccio, ovvero i due presidenti delle commissioni Affari Costituzionali e Trasporti, l’azzurro Nazario Pagano e il meloniano Salvatore Deidda. Lo stop alle modifiche proposte dal Carroccio è stato inizialmente motivato con la necessità di fare in tempo per l’approdo in Aula, come spiegato dal meloniano Riccardo De Corato: "È una questione di metodo, non di merito. Martedì il provvedimento va in Aula e quindi bisogna chiudere. Abbiamo una opposizione scatenata...". Parole che, però, hanno registrato la reazione piccata della Lega, che per bocca di Igor Iezzi ha fatto sapere che il partito di Salvini farà ricorso contro la decisione degli alleati. Quanto sta avvenendo "è gravissimo, perché le ammissibilità non possono sottostare a ragionamenti politici", ha sostenuto. A chiarire il merito anche tecnico dello stop è stato poi Pagano che ha assicurato che "non c’è nessuna motivazione di natura politica dietro l’inammissibilità degli emendamenti della Lega al decreto Ong. E inoltre sottolineo che non ho ricevuto alcuna pressione". Parole che a Iezzi non sono bastate: "Non è così", ha insistito il leghista.

Lo scontro ha infittito il dibattito politico, con le opposizioni che, visto il clima in maggioranza, hanno accusato Salvini di aver tentato di reintrodurre i suoi decreti sicurezza, tentativo "per il momento fallito perché i presidenti delle due commissioni hanno dichiarato inammissibili quegli emendamenti", ha sottolineato Riccardo Magi di + Europa.

Intanto, lo scontro è anche in mare con il Viminale che ha avvertito la Geo Barents che una volta arrivata nel porto assegnato ieri, quello appunto di La Spezia, si valuterà se ha rispettato o meno le prescrizioni del decreto legge che impongono di raggiungere "senza ritardo" il porto indicato. La nave di Medici senza Frontiere, dopo il primo soccorso di martedì, ne ha fatti altri due ieri salvando in tutto 237 persone. Geo Barents, dal canto suo, ha precisato di aver compiuto i soccorsi "in conformità con il diritto internazionale marittimo".