Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, sbarchi continui a Lampedusa. A settembre + 51% rispetto al 2018

Nella notte salvati altri 28 migranti (ieri erano stati 171). La Germania: proporremo riforma del trattato di Dublino. Conte: "Ora non devo più chiedere all'Ue cortesie personali"

Migranti, sbarchi 'fantasma' nella notte a Lampedusa (Ansa)

Migranti, sbarchi 'fantasma' nella notte a Lampedusa (Ansa)

Lampedusa, 19 settembre 2019 - Nuova ondata di sbarchi a Lampedusa, con l'hotspot sempre più al collasso. Dopo i migranti giunti ieri - 171 in tutto, suddivisi in tre 'sbarchi fantasma' - nella notte una motovedetta della Guardia di finanza ha salvato 28 persone a un miglio dall'isola. Tra loro 19 uomini, 8 donne e un bambino. Tra le nazionalità Tunisia, Camerun e Costa d'Avorio. Le persone nonostante fossero esauste e bagnate sembravano in buone condizioni di salute, fa sapere Mediteranean Hope, il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. 

Così resta critica la situazione all'hotspot di Lampedusa, dove a fronte di una capienza massima di 95 persone, ne sono ospitate con l'ultimo sbarco quasi 240. La macchina dei trasferimenti, tuttavia, non si ferma, anche se non sembra essere al passo con i continui sbarchi.

Arrivi in crescita, i dati del Viminale

Per la prima volta quest'anno, il numero di migranti sbarcati in un mese è superiore a quello dello stesso mese nel 2018. A settembre infatti, secondo il Viminale aggiornato a oggi, sono sbarcate finora 1.435 persone, contro i 947 sbarcati dell'anno scorso. Un aumento del 51%, in controtendenza rispetto a un trend in forte diminuzione che sembrava consolidato. In totale, infatti, nel 2019 i migranti sbarcati sono stati 6.570, contro i 20.859 nello stesso periodo del 2018 e addirittura i 102.954 del 2017.

Seehofer: proporremo riforma trattato di Dublino

Dalla Germania arriverà presto una nuova proposta di riforma del sistema d'asilo in Europa. E' il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer ad annunciarlo, oggi a Berlino, nello stesso giorno in cui a a Roma il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier subito dopo il colloquio con Mattarella al Quirinale promette all'Italia che "non sarà più lasciata sola" ad affrontare l'emergenza migranti nel Mediterraneo. Seehofer non è entrato nel dettaglio, limitandosi a spiegare che lunedì al vertice di Malta con Francia, Italia e la Valletta, insieme alla Finlandia in quanto presidente di turno del Consigli Ue e ai rappresentanti della Commissione di Bruxelles, verrà discusso un regolamento di transizione rispetto a Dublino. I risultati finali di queste consultazioni saranno presentati l'8 ottobre alla riunione dei ministri degli Interni Ue nel Lussemburgo. Il ministro dell'Interno del governo di Angela Merkel aggiunge che gli accordi ne verranno fuori non dovranno in alcun modo favorire gli scafisti e i trafficanti del Mediterraneo: "Non possiamo mica instaurare una specie di servizio pendolari tra la costa libica e e l'Italia". Motivo per cui sono previsti anche colloqui con i rappresentanti delle Ong. In pratica, su tutto questo pacchetto Seehofer preannuncia una "nuova iniziativa tedesca". 

Conte: ora non devo chiedere cortesie personali

Ottimismo è espresso anche dal premier Conte, che spiega: "Oggi la redistribuzione europea ci viene assicurata subito. Prima passavo le mie giornate a fare telefonate a chiedere cortesie personali, oggi chiedo quello che deve essere fatto per l'Italia". 

Il sindaco di Lampedusa: anche prima sbarchi e porti aperti

"Il fenomeno degli sbarchi dei migranti non è mai stato affrontato, nè risolto - dice il sindaco di Lampedusa Totò Martello - Non è che prima non ci fossero gli sbarchi e oggi con il nuovo governo sì. Gli italiani sono convinti che con il precedente governo i porti fossero chiusi, che gli sbarchi non ci fossero più. Invece non è così: c'erano comunque gli sbarchi e i porti erano aperti. C'è stato solo un cambiamento mediatico. Ora tutti documentano gli sbarchi mentre prima la stampa non ne dava notizia. Il fenomeno degli sbarchi è identico a prima, con una differenza che prima non se ne poteva parlare. Nessuno poteva raccontare se c'era o non c'era uno sbarco. Oggi invece gli arrivi vengono comunicati a tutti gli italiani".

Lampedusa, il sit-on di protesta dei tunisini (Ansa)
Lampedusa, il sit-on di protesta dei tunisini (Ansa)

La protesta dei tunisini: non rimpatriateci

Ieri sera un gruppo di tunisini ha inscenato un sit in di protesta davanti alla chiesa madre del paese che si trova nel centro urbano. Chiedono di potere rimanere in Italia e di non essere rimpatriati. Gli arrivi dalla Tunisia, dove domenica scorsa si è votato per le presidenziali, sono aumentati anche grazie alla situazione di instabilità politica e all'allentamento dei controlli.  Nelle ultime due settimane sono quasi 600 i nordafricani approdati a Lampedusa ed è emergenza anche per le forze dell'ordine, il cui organico si sta rivelando insufficiente rispetto agli interventi quotidiani legati alla nuova ondata di sbarchi.

Reggio Calabria, individuati gli scafisti

Intanto la squadra mobile di Siderno avrebbero individuato i presunti scafisti dell'imbarcazione che trasportava 74 cittadini extracomunitari approdata sabato, grazie al soccorso della Guardia Costiera, al porto di Roccella Jonica.  Gli scafisti sarebbero due cittadini ucraini, C.V., 39enne e S.O., 31enne, che si erano mescolati agli iracheni e iraniani, tra i quali 5 donne e 11 minorenni, che si presume provenisse dalla Grecia. I due sono stati sottoposti a fermo di iniziativa di polizia giudiziaria, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, convalidato da parte del GIP con l'emissione della misura cautelare in carcere.