Mercoledì 24 Aprile 2024

Meloni negli Emirati Patto sull’energia L’obiettivo strategico è scavalcare la Cina

Ricucite le relazioni tra i due Stati dopo anni di tensioni e chiusure

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Dall’India agli Emirati Arabi Uniti, Giorgia Meloni mette in cascina un "partenariato strategico" con Nuova Delhi, per scavalcare la Cina a favore di gruppi industriali italiani, e si appresta oggi, ad Abu Dhabi, a chiudere un nuovo accordo strategico con lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, premessa dell’intesa fra l’Eni, il nostro colosso dell’energia guidato a Claudio Descalzi, e l’Adnoc, la compagnia petrolifera araba. La missione a Nuova Delhi è considerata un successo, secondo quanto filtra dall’entourage della premier. E negli Emirati si punta al bis, dopo anni di incomprensioni e anche di qualche incidente diplomatico. Meloni è arrivata ieri con il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ma nella giornata si è concessa un pomeriggio di tour con la figlia. E dunque sarà oggi la giornata clou. Sul tavolo, anche la questione ucraina, oltre a due intese a livello istituzionale, una dichiarazione d’intenti sul partenariato strategico e una dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop28.

Ad accogliere la premier Sultan Al Jaber, che, oltre a essere capo di Adnoc, è anche ministro dell’Industria e della tecnologia avanzata, e presidente designato della Cop28. L’incontro col ministro emiratino ha aperto una missione che completa il lavoro di ricucitura delle relazioni dopo anni di tensioni, fra la vicenda Etihad-Alitalia e lo stop all’export di bombe e missili verso Arabia e Emirati, deciso durante il II governo Conte, seguita per ritorsione dalla chiusura della base avanzata nel Golfo di Al Minhad. Il nuovo governo italiano, però, ha già inviato negli Emirati due ministri e un sottosegretario, prima di questa visita, e a dicembre è stato rilasciato (con una multa da 250mila euro) Andrea Costantino, l’imprenditore milanese accusato di aver finanziato il terrorismo internazionale. Fra gli altri segnali positivi, l’interscambio in crescita del 17% negli ultimi 11 mesi, fino a 7,4 miliardi. E si punta a sfruttare l’interesse del Paese del Golfo nel settore dell’agroalimentare. Il rilancio della partnership, consente anche all’Italia di mettere sul tavolo la questione Ucraina. Il messaggio che porta Roma è accompagnato dall’invito ad agire sulla Russia, per convincerla che il conflitto va fermato. Non una richiesta di schierarsi, ma un invito ad adoperarsi per insistere con Mosca per abbassare i toni. La regione indo-pacifica può giocare un ruolo cruciale. L’Italia, in linea con Usa e Ue, spera che l’India – finora equivicina fra i due blocchi – possa spostare gli equilibri.

Claudia Marin