Mercoledì 24 Aprile 2024

Mascherine, via l’obbligo? Il governo tentenna

Domani si riunisce il Consiglio dei ministri. Sul tavolo anche l’eventuale proroga della chiusura delle discoteche e le norme sulla scuola

Migration

ROMA

Obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca, chiusure di discoteche e stop alle feste. Domani scadranno i provvedimenti sanciti dal decreto Festività, entrato in vigore lo scorso 24 dicembre in vista di Natale e Capodanno. Non è escluso che il governo proroghi quanto ancora in vigore fino al 31 marzo, termine dello stato di emergenza, ma la speranza dei gestori resta comunque quella di poter tornare a riaprire i battenti pur nel rispetto delle norme, compreso l’obbligo di Green pass che da martedì cambierà la durata passando dagli attuali 9 ai 6 mesi. A decidere la proroga o meno delle misure sarà comunque il Consiglio dei ministri che dovrebbe tornare a riunirsi domani. Sul tavolo dell’esecutivo ci sarà anche il prossimo decreto per rinnovare le regole su scuola, colori delle zone e quarantene. Sebbene il bollettino dell’Iss confermi la flessione della curva dei contagi e il calo dei ricoveri nei reparti ordinari e nelle intensive il virus sembra correre ancora fra i più giovani. In particolare fra gli under 19, cioè nelle scuole. In una settimana i positivi sono passati dal 24 al 30%, verosimilmente a causa dei maggiori screening nelle scuole. Nell’ultima settimana il 18% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 44% nella fascia d’età 5-11 anni, il 38% in quella fra i 12 e i 19 anni. In sostanza 6 casi su 10 in età scolare riguardano i più piccoli e i bambini delle elementari, quella fascia non coperta da vaccinazione o dove i tassi di immunizzazione sono più bassi rispetto alla popolazione generale.

Nonostante il dato non sia ancora consolidato, nelle ultime due settimane si osserva una decrescita del tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce di età 0-19 anni, ad esclusione della fascia 5-11 anni. Fra le buone notizie c’è anche quella che resta sempre alta la protezione dei vaccini contro le complicanze più gravi da Covid. Il tasso di ricoveri in terapia intensiva per i non vaccinati contro il Covid è 18 volte più alto dei vaccinati con ciclo completo e ben 27 volte più alto dei vaccinati con booster.

Altra questione chiusa sembra essere l’introduzione di un aggiornamento dell’indicatore che riguarda il calcolo dei ricoveri per Covid: i pazienti asintomatici che occupano un posto letto per altre patologie resterebbero in isolamento nello stesso reparto in cui si trovano, senza essere conteggiati dunque come ‘ricoveri per Covid’. A meno di 48 ore dallo scattare delle sanzioni per i no vax, un milione e 680mila italiani over 50 anni restano senza alcuna protezione contro il Covid e pagheranno la multa di 100 euro con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per tale fascia d’età. La scelta dell’esecutivo per convincere gli irriducibili a vaccinarsi, ha ridotto la platea dei no vax, tanto che in 500mila hanno ricevuto la prima dose dal 7 gennaio a ieri, ma non è riuscita a dare la spallata che ci si aspettava.

red. int.