Mercoledì 24 Aprile 2024

Mafia, arrestato il fratello della vedova Schifani. Il marito morì nella strage di Capaci

Secondo le accuse Giuseppe Costa si sarebbe occupato di riscuotere il pizzo nella borgata dell'Arenella controlalta dagli Scotto

Giuseppe  Costa fratello di  Rosaria, la vedova di Vito Schifani (Ansa)

Giuseppe Costa fratello di Rosaria, la vedova di Vito Schifani (Ansa)

Palermo, 18 febbraio 2020 - Tra le persone arrestate oggi dalla Dia di Palermo nell'ambito dell'operazione antimafia "White Shark" c'è anche Giuseppe Costa, 48 anni, fratello di Rosaria Costa, la vedova di Vito Schifani. Rosaria e quel suo grido dall'altare ai mafiosi sono legati indissolubilmente alla strage di Capaci: con Giovanni Falcone e Francesca Morvillo anche suo marito Vito è saltato in aria su una montagna di tritolo il 23 maggio del 1992.

Le accuse

Per questo l'arresto del fratello fa scalpore. Secondo gli investigatori della Dia e i magistrati della Dda di Palermo, Costa si sarebbe occupato di riscuotere il pizzo nella borgata dell'Arenella controllata dagli Scotto.  Le motivazioni dell'arresto sono scritte dal gip di Palermo, Roberto Riggio, nell'ordinanza di custodia cautelare: "Per avere fatto parte della famiglia mafiosa di Vergine Maria, mantenendo rapporti con esponenti mafiosi di altre famiglie, nell'interesse primario dell'organizzazione mafiosa; per avere organizzato e coordinato attività estorsive, nonché atti estorsivi nei confronti di imprenditori/commercianti della zona; per avere provveduto al mantenimento degli affiliati detenuti ed alla corresponsione pro quota ei proventi dell'associazione mafiosa". 

Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, nel j'accuse agli assassini del marito (Ansa)
Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, nel j'accuse agli assassini del marito (Ansa)

L'urlo della vedova Schifani ai funerali

"Io Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani, a nome di tutti coloro che hanno dato la vita per lo Stato... lo Stato... chiedo innanzitutto che venga fatta giustizia. Adesso, rivolgendomi agli uomini della mafia... perché ci sono qua dentro... e non, ma certamente non cristiani, sappiate che anche per voi c'è possibilità di perdono. Io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare... ma loro non cambiano". Allora la preghiera disperata di Rosaria Costa - che aveva appena 22 anni e un bimbo di 4 mesi - si fece spazio tra le bare con dentro i corpi dilaniati dal tritolo, le istituzioni impietrite e la rabbia e le lacrime durante i funerali del marito Vito Schifani, agente di scorta ucciso nell'agguato mafioso di Capaci del 23 maggio 1992, insieme ai colleghi Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, al giudice Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo. 

L'operazione White Shark

I fratelli Gaetano, Pietro e Francesco Paolo Scotto, sono stati arrestati insieme ad altri cinque presunti affiliati alla famiglia mafiosa dell'Arenella, una delle più rappresentative del mandamento di Palermo-Resuttana. Sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa ed altri reati.