Giovedì 25 Aprile 2024

L’ottimismo per superare tutti i ritardi

Giorgio

La Malfa

Nell’assemblea della Banca d’Italia di ieri mattina il governatore Visco, giunto al termine del suo mandato, si è congedato con un messaggio ottimistico sulle capacità del nostro Paese. "A fronte degli shock di intensità inusitata degli ultimi anni – ha detto –, l’economia italiana ha mostrato una notevole capacità di resistenza e di reazione". Nel 2021 ha recuperato rapidamente il crollo dell’attività produttiva causato dalla pandemia; nel 2022 nonostante la guerra in Ucraina è cresciuta di quasi quattro punti; nel 2023 si prepara a una crescita superiore a molti Paesi dell’euro.

Questi risultati possono darci la fiducia necessaria per affrontare e risolvere i nostri problemi, anche se non eliminano le nostre debolezze: la bassa produttività del lavoro, l’elevata disoccupazione giovanile e femminile, i divari fra Nord e Sud, il debito pubblico. Per l’Italia quest’ultimo rimane il problema essenziale: "Indipendentemente dalle cause che lo hanno portato agli attuali livelli, è oggi prioritario dare continuità al processo di consolidamento avviato nell’ultimo biennio". Questo comporta una precisa conseguenza: "Nei prossimi anni ogni eventuale aumento di spesa o riduzione di entrata anche nell’ambito di riforme già annunciate quali quella del fisco o dell’autonomia differenziata non potrà prescindere dall’identificazione di coperture strutturali e certe". Quanto al Pnrr che rappresenta "un raro e nel complesso valido tentativo di definire una visione strategica per il Paese", esso può essere modificato, ma "bisogna tenere conto del serrato programma concordato con le autorità europee".

Al termine della lettura delle Considerazioni finali, un lungo applauso, inconsueto per la circostanza, ha salutato il governatore Visco: un apprezzamento per il modo in cui ha svolto per 12 anni il suo mandato, ma anche per l’equilibrio e la lungimiranza delle parole di ieri mattina.