Giovedì 25 Aprile 2024

Letta e Prodi rilanciano il Nuovo Ulivo Renzi si oppone: quei tempi sono finiti

Il Pd cerca l’alleanza larga con Conte e Calenda. E non solo per i ballottaggi

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Per Enrico Letta (foto) si possono vincere i ballottaggi, ma anche le Politiche con una "alleanza vasta" che richiami la stagione politica dell’Ulivo. E per Romano Prodi addirittura "il centrosinistra è senza un nuovo Ulivo è k.o." e il Pd "deve saper avere il ruolo di calamita in questa ipotesi di nuovo Ulivo" con Letta come guida. E insieme al M5s, con Giuseppe Conte "federatore" e garante della linea e Calenda incluso dalla forza attrattiva del Pd dopo i suoi risultati a Roma.

Ma è Matteo Renzi, ancora una volta, a mettersi di traverso e a dire: "A me interessa che Italia costruiamo nei prossimi venticinque anni anziché rimpiangere una stagione che non c’è più". Per Renzi "chi occupa politicamente il centro vince". Un’area che va da Forza Italia ai riformisti Pd, con "gli esponenti di una politica civile e europeista che non insegue i populisti di destra sovranisti e nemmeno i populisti di sinistra grillini".

"Senza una coalizione ampia la sconfitta centrosinistra è certa, quindi l’alleanza con il Movimento 5 Stelle è stata avviata ed è un bene, ma il Pd deve saper avere il ruolo di calamita in questa ipotesi di nuovo Ulivo", ragiona invece Prodi a Napoli, spingendo sulla "sperimentazione" con i Cinque Stelle.

Ma è soprattutto Letta a credere che è l’ora dell’unità e che le destre si battono allargando il campo. "Abbiamo scelto di privilegiare l’unità: nel Pd come nel centrosinistra e, poi, nel Paese. Abbiamo dimostrato che le destre si possono battere: si vince se si allarga la coalizione e si portano avanti proposte concrete, offrendo ai cittadini soluzioni e candidati credibili. Abbiamo reso possibile una vittoria del centrosinistra e del Pd che di fatto rafforza l’Italia intera".