Mercoledì 24 Aprile 2024

Letta: "Decidono i territori se fare le primarie"

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L’obiettivo di Enrico Letta è arrivare alle elezioni politiche con una coalizione di centrosinistra guidata dai dem e che dialoghi con il M5s. Uno schema che il segretario Pd ha ribadito nell’assemblea del partito nella quale sono stati formalmente eletti vice segretari Irene Tinagli e Peppe Provenzano. "Le amministrative di ottobre - ha spiegato - saranno un primo test di avvicinamento alle alleanze che poi costruiremo". Ma proprio in vista degli appuntamenti nei Comuni, il dialogo con il Movimento non sempre fila liscio. Se a Bologna e a Napoli c’è, a Roma non è mai partito. E pure a Torino stenta a decollare. Anche per questo Letta lascia mano libera sulle primarie: "È uno strumento che mi piace", ha spiegato, ma "va usato quando decidono i territori".

L’alleanza con il M5s è ben avviata a Napoli, dove c’è un pressing sul presidente della Camera Roberto Fico. E anche a Bologna c’è una convergenza delle due forze sull’assessore Matteo Lepore, ma c’è da capire se Iv schiererà Isabella Conti e, nel caso, quali sarebbero i riflessi sulla coalizione. A Roma il centrosinistra è avviato a scegliere il candidato con le primarie, mentre il M5s corre con Virginia Raggi. Nella Capitale c’è anche Carlo Calenda che ha colto l’occasione per una stoccata a Letta: " Le primarie non sono più intoccabili ma diventano duttili". Nella prima assemblea aperta al dibattito, dopo quella che lo ha eletto segretario, Letta ha fatto un bilancio dei vademecum con le 21 domande sul programma del partito inviato alle sezioni. E ha chiesto un "grande patto per la ricostruzione"