Mercoledì 24 Aprile 2024

L’eterno Mastella: sono ancora qui "E dopo Benevento voglio Roma"

"Io sono Mario, gli altri come Silla". Clemente si conferma sindaco e lancia un appello a Calenda e Renzi

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di Elena G. Polidori

Risponde la scorta: "Abbia pazienza, è in un bagno di folla. Sa, è appena successo". In sottofondo si sentono urla ritmate "Cle-me-nte, Cle-me-nte". Poi arriva lui al telefono, trafelato, fiatone: "Eccomi! Ho vinto solo contro tutti! Li ho fottuti uno dopo l’altro, perché la gente vuole me, non i notabili della città. È stata una lotta impari, avevo tutti contro e poi Letta, che è venuto qui con una specie di plotone d’esecuzione... Tutti se l’era presi, pure i fascisti che si addormentano al suono di faccetta nera, davvero, si è creata un’alleanza di un’immoralità ideologica incredibile, passando persino da una loggia massonica da sempre contro di me".

Si calmi, Mastella. Intanto, lei è di nuovo sindaco di Benevento, un grande risultato.

"Hanno fatto una squadra tutta contro di me e contro il popolo di Benevento, un’arca di Noè in cui si sono ritrovati destra ed estrema sinistra. Mi dispiace che Letta sia venuto qui a condire tutto questo, ma devo dire bene così, contento così. Io sono Mario, loro sono Silla".

Mastella, lei parla come Michetti...

"La prego, signora, non scherziamo".

Va bene, torniamo a chi l’ha ferita. Ce l’ha con Letta. E gli altri?

"Mi chiedo: ma cosa è venuto a fare qui proprio non si sa, poi è arrivato pure Orlando (il ministro del Lavoro, ndr) a fare proseliti non si sa su cosa, visto che le sue politiche del lavoro non funzionano, lui, uomo del Pd che non vince un’elezione dal 2006, da quando con il mio Udeur contribuimmo alla vittoria delle politiche e portammo 300 mila voti".

Si, ok, Letta, però pure Salvini e la Meloni non è che l’abbiano aiutata.

"Mi hanno lasciato solo pure loro, ma lì deve essere scattata l’idea di far fuori quello che significa Clemente Mastella, mentre tutt’intorno c’erano persone che fanno mercato sulla carità, feudatari che hanno incarnato per anni le vicende urbanistiche della nostra città, una compagine articolata e particolare con Pd e 5 Stelle che qui sono stati irrilevanti, dall’altro lato io con il popolo di Benevento. La loro formazione, quella vera dei cattivi, vedeva allenatore Letta, in difesa i 5 Stelle che saranno spazzati via alle prossime elezioni, l’onorevole De Caro che è stato muto, silente e carsico come succede a certe culture particolari, Perifano centravanti che non riesce a fare gol, e poi Zarro, Mazzoni, Viespoli, da destra a sinistra tutta una squadra che abbiamo messo da parte in maniera definitiva".

Una campagna elettorale sofferta, insomma.

"Come mai in vita mia! Il tono, le modalità, gli atteggiamenti, le crudeltà, il tutto condito con la presenza di una loggia che la gente ha sconfitto. Ringrazio le contrade, le periferie della città, tutti quelli che sono più umili rispetto ai quali ci sarà da parte mia il contagio della solidarietà faremo belle cose assieme in questi prossimi 5 anni".

Tipo?

"Tutti devono capire che senza il centro le elezioni non si vincono e per quanto mi riguarda, dopo questa vittoria, l’orizzonte diventa politico e nazionale. E parto da un’idea del centro con chi ci sta in Italia"

A chi pensa?

"Penso a Forza italia e al centrosinistra ex Pd, a Calenda e a Renzi. Insomma, visto il quadro generale, credo che chiunque ha aspirazioni centriste ora abbia il dovere politico e morale di mettersi assieme. Con Letta, insomma, ci vedremo alle prossime elezioni".