Mercoledì 24 Aprile 2024

Canalis-Marcuzzi, sfida topless a distanza. L'estate nell'era social

Elisabetta si fa fotografare seminuda sul tetto di una casa in Sardegna, poche ore dopo ‘risponde’ Alessia. I fan impazziscono: "Splendide quarantenni". E in un attimo arrivano decine di migliaia di ‘Mi piace’

Alessia Marcuzzi ed Elisabetta Canalis

Alessia Marcuzzi ed Elisabetta Canalis

Ha cominciato la signora di 42 anni: accucciata sul tetto di una casa con il seno nudo appoggiato alle ginocchia. Un ti vedo ma non troppo che stabilisce la definitiva metamorfosi del topless e la prepotenza delle bellissime incuranti dell’anagrafe. Nel giro di un paio d’ore ha rilanciato la signora di 48: stessa posa rannicchiata in spiaggia, con le gambe che coprono il petto ma non lasciano niente all’immaginazione. Finalmente entriamo nel vivo della stagione. Grazie allo sforzo in fotocopia di Elisabetta Canalis e Alessia Marcuzzi adesso sappiamo cosa postare su Instagram per non fare la figura delle parenti povere. Basta uno slip molto succinto. Un’abbronzatura senza eritema. Il tetto è optional. L’età un’opinione. Ci si mette sedute, si tira indietro la pancia. Inquadratura di profilo. Altro che il solito selfie. Non c’è estate senza mosche. E non c’è estate senza la foto di tendenza. Quest’anno siamo fortunatissimi perché le foto sono addirittura due.

E siccome una deve avere copiato e c’è polemica, la situazione è eccellente. I fan sono impazziti. "Si, sono in mutande – ha ammesso la Marcuzzi al tramonto sul suo scoglio di Punta Cirica, in Sicilia –. Mio marito mi ha detto spogliati che ti faccio una foto pazzesca. E io: non dirmelo due volte". Niente trucco, capelli al vento. Quasi cinquanta e non sentirli. Poco prima in Sardegna la Canalis si era arrampicata sulle tegole di una casa con un cappello di paglia e lo sguardo assassino. Commento dei fan sempre sul pezzo: la seduzione non ha età. Bravi anche i fotografi, anche se manca la spontaneità d’antan. Nel 1959 Enrico Lucherini, lo storico agente delle celebrità, buttò in acqua vestite dalla passerella dell’Excelsior di Venezia le interpreti della Notte Brava di Mauro Bolognini. Rosanna Schiaffino, Antonella Lualdi, Anna Maria Ferrero, Elsa Martinelli, un poker formidabile. Quando uscirono dal mare i vestiti sembravano trasparenti, i seni erano imbizzarriti per il tuffo imprevisto e l’immagine fu talmente abbagliante da ispirare Fellini per il bagno della Ekberg a Fontana di Trevi.

Avevano rispettivamente 20, 28, 26 e 25 anni. La Ekberg 29. Il topless ormai era dietro l’angolo. La prima a osare fu nel 1964 la siliconata Carol Doda a San Francisco, vera rivoluzionaria considerando che fino al 1936 anche per gli uomini era illegale stare in pubblico a torso nudo (due anni prima Clark Gable si era mostrato senza camicia in Accadde una notte, apriti cielo). Ma sono corsi e ricorsi. Fino al ‘700 regine e nobildonne si facevano fare senza problemi il ritratto con le poppe di fuori. Avevano addirittura a disposizione un make up specifico per i capezzoli.

Dalla svolta puritana di epoca vittoriana la società anglosassone si sta ancora riprendendo, ma dal boom in poi sulle spiagge noi ne abbiamo viste di tutti i colori (e di tutte le forme) con la scusa che lo stacco di colore era antipatico. Qualche anno fa la retromarcia. Nel 2010 il sociologo francese Jean-Claude Kaufmann decretò il topless definitivamente démodé e consigliò di archiviare senza rimpianti le estati da amazzoni sulle spiagge della Costa Azzurra. Sentenza inappellabile: il nudo, associato negli anni Sessanta alla libertà, è volgare e infastidisce. In più il sole fa male. In tante ci siamo così convertite all’eleganza di ritorno del costume intero alla Loren e pazienza se la pancia restava bianca. Ora l’assist di Canalis-Marcuzzi ci mette di fronte al nuovo trend: sì al topless ma solo in posizione fetale, anche se poi devono spiegarci perché sono abbronzate anche lì.