Venerdì 26 Aprile 2024

L’era dei social spegne Miss Italia La sfilata in bikini è passata di moda

Reality, MeToo, TikTok: il mega show non appassiona più. La reginetta Zeudi Di Palma eletta nell’indifferenza del web

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di Massimo Donelli

Per voi, per noi, per tutti, Miss Italia finisce qui. Anzi, era già finita da un pezzo. Tanto che domenica sera, al Casinò di Venezia, la consegna di coroncina e scettro a Zeudi Di Palma, 20 anni, di Scampia (Napoli) è avvenuta in clandestinità. O quasi. Nessuno si era accorto che l’anno scorso, causa Covid, il titolo non fosse stato assegnato. Nessuno sapeva, tantomeno, che la scelta e la proclamazione sarebbero avvenute cinque mesi dopo. E solo pochi intimi hanno visto lo show in diretta streaming su Helbiz, azienda che si occupa di noleggiare monopattini e possiede una piattaforma tv da cui trasmette le partite di calcio della Serie B. Una retrocessione su tutta la linea, perciò. Inclusa quella televisiva…

Zeudi, quindi, è Miss Italia 2021. Ce ne ricorderemo mai? Chissà. Nel frattempo abbiamo dimenticato le miss degli ultimi anni, tranne quella del 2008, Miriam Leone, 36 anni, catanese, oggi attrice di successo (è Eva Kant nel film Diabolik). E ci ricordiamo benissimo, invece, quelle del tempo che fu, a cominciare da Lucia Bosè (1947) per continuare con Roberta Capua (1986), Martina Colombari (1991), Anna Valle (1995) e Cristina Chiabotto (2004). Così come sappiamo che a Miss Italia hanno partecipato, senza vincere, future star del cinema e della tv: Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Sophia Loren, Stefania Sandrelli, Ombretta Colli, Carmen Russo, Alba Parietti, Moana Pozzi, Sabrina Salerno, Simona Ventura, Maria Grazia Cucinotta, Anna Falchi, Claudia Pandolfi, Silvia Toffanin, Elisabetta Gregoraci, Mara Carfagna, Ilary Blasi e Caterina Balivo.

Tutto, pensate un po’, è cominciato nel 1939, in pieno fascismo, con il concorso fotografico ‘5.000 lire per un sorriso’ sponsorizzato dal dentifricio Gi.Vi.Emme della casa farmaceutica Carlo Erba. Ideatori: Dino Villani (1898 –1989), pubblicitario veronese, Cesare Zavattini (1902-1989), intellettuale emiliano, e il settimanale ‘Tempo’, cui le ragazze dovevano mandare uno scatto sorridente in primo piano. Premio per la vincitrice? All’inizio, 5.000 lire in titoli di Stato. Successivamente, 5.000 lire in contanti, un corredo, una pelliccia, una cucina a gas, un soggiorno di due settimane per due al Grande Albergo di Cattolica, un lampadario di Murano, un impermeabile di lusso e 6 paia di calze di seta. Fu un attimo, però. Perché la guerra spazzò via tutto. Compreso il nome del dentifricio, composto dalle iniziali dell’inventore, il nobile milanese Giuseppe Visconti di Modrone (1879-1941), padre del celebre regista Luchino (1906-1976), quello di ‘Rocco e i suoi fratelli’ (1960) e ‘Il Gattopardo’ (1963).

Poi, nel 1946 il concorso tornò a vivere, a Stresa (Verbania), con il nome di Miss Italia. Una sola serata condotta dall’indimenticabile Corrado Mantoni (1924-1999), futura colonna della Rai e di Mediaset con La Corrida e altri programmi di successo. Vinse, tra le polemiche, una ragazza di Fidenza, Rossana Martini (1926-1988). Perché tra le polemiche? Perché la spuntò dopo un testa a testa con la bellissima Silvana Pampanini (1925-2016). Che si giovò della sconfitta divenendo una delle attrici italiane più amate del dopoguerra.

Da lì in avanti, fino al 2013, Miss Italia va in crescendo e diventa un megashow della Rai. La finale del 2002, condotta da Fabrizio Frizzi (1958-2018), richiama davanti al teleschermo 11 milioni di italiani con una share dell’80%! Ma poi il concorso non tira più. La TV pubblica lo cancella. E così arranca, per qualche tempo, su La 7. Solo nel 2019, in occasione degli 80 anni, ricompare su Raiuno: 2.679.000 spettatori e 19,6% di share. È la fine. La morte televisiva. E quindi mediatica. Un tempo, infatti, nei quotidiani si aspettava, frementi, la proclamazione della vincitrice per metterne la foto in prima pagina e andare di corsa in stampa. Dopo, piano piano, mestamente, Miss Italia è scivolata fra le notizie in breve. Come si spiega? "The Times They Are a-Changin", ovvero "I tempi cambiano" per citare un brano del premio Nobel Bob Dylan, 80 anni. I talent show (come Amici) e i reality (come Il grande fratello); il #MeToo e la Gender Equality; Instagram e TikTok: non basta più sfilare in bikini per guadagnare il successo; non è più tempo di donne oggetto; non c’è più solo il concorso di bellezza per mostrarsi al mondo.

Per cui, ripetiamolo tutti in coro, un’ultima volta: Miss Italia finisce qui. Sul serio.