Venerdì 26 Aprile 2024

Lavoro, vescovi preoccupati: "Soluzioni graduali"

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La preoccupazione per il lavoro a rischio, se si sbloccano i licenziamenti, e l’appello a sfruttare al meglio le risorse del Recovery, arrivano dall’assemblea dei vescovi in corso a Roma. L’ipotesi di consentire alle aziende di licenziare potrebbe mettere in crisi migliaia di famiglie e per questo la Conferenza episcopale italiana chiede che non si chiuda l’ "ombrello" della protezione.

Lo sguardo è rivolto all’Italia alle prese con la pandemia e la necessità di rinascere, soprattutto economicamente.

"Non si può chiudere improvvisamente l’ombrello", ha detto parlando dell’ipotesi dello sblocco dei licenziamenti, il vicepresidente della Cei Brambilla. Dopo "il duplice ombrello, l’impossibilità dei licenziamenti e gli ammortizzatori sociali", "bisogna immaginare un’uscita graduale". "Con tutti i soldi spesi fino adesso, chiudere improvvisamente l’ombrello farebbe galleggiare, scusate l’espressione, molti morti", ha aggiunto.

Ma sono stati affrontati anche altri argomenti delicati come il ddl Zan e i migranti.

Sul ddl Zan il cardinale presidente Gualtiero Bassetti conferma la sua linea aperturista: "Ribadiamo come ci sia ancora tempo per un dialogo aperto per arrivare a una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative". Sui migranti, i ‘corridoi umanitari’ e gli arrivi nel nostro Paese in sicurezza, dove la Cei è da anni impegnata, dimostrano, per Bassetti, che "è possibile un’alternativa agli ingressi irregolari e alle morti in mare".

I lavori dell’assemblea proseguiranno oggi e domani.