Giovedì 25 Aprile 2024

Laureati, nell’anno del Covid Italia maglia nera

I ragazzi tra i 15 e 29 anni che non cercano lavoro e non stanno studiando crescono ancora

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Il divario dell’Italia con l’Europa sull’istruzione continua ad ampliarsi: nel secondo trimestre 2020 il 62,6% delle persone di 25-64 anni ha almeno il diploma superiore (54,8% nel 2010) una percentuale più bassa di 16 punti percentuali della media Ue. Tra i giovani di 30-34 anni il 27,9% ha un titolo universitario o terziario (19,8% nel 2010) contro il 42,1% della media Ue27. È quanto emerge dall’ultimo Rapporto Bes che sottolinea come la pandemia abbia acuito le disuguaglianze. Nel secondo trimestre 2020 sale al 23,9% la quota di giovani di 15-29 anni che non studiano e non lavorano (i cosiddetti Neet): erano il 21,2% nel secondo trimestre 2019. Come se non bastasse, nel 2020 un terzo delle famiglie italiane non dispone di computer e accesso a Internet da casa. Le differenze sono molto accentuate guardando il titolo di studio: dal 7,2% delle famiglie in cui almeno un componente è laureato si passa al 68,3% di quelle in cui in cui il titolo più elevato è la licenza media. Aumenta lo svantaggio delle famiglie del Mezzogiorno: nel 2020 il gap rispetto alle famiglie del Nord è di 10 punti percentuali, 3 in più rispetto al 2010.