Giovedì 25 Aprile 2024

La trasgressione non prende gli applausi

Viviana

Ponchia

Se Pillon pensa che la prossima tappa dell’indecenza sarà il reggiseno da uomo ha la memoria corta. I Maneskin, vista l’età, possono anche essere autorizzati a ignorare che non basta presentarsi sul palco in culottes e giarrettiera per essere trasgressivi. Ma poi, se alla fine, tutti li applaudono, più che altro finiscono col seguire la corrente (del momento), invece di andarvi contro. E in fatto di look trasgressivi, la storia del rock ne è piena.

Esempi di sregolatezza? Ozzy Osbourne, che oltre ad assumere alcol e droghe in dosi capaci di uccidere chiunque arrivò a sniffare formiche dal pavimento e decapitò un pipistrello. E vogliamo parlare di Keith Moon, compianto batterista degli Who morto per overdose di Heminevrin, il farmaco contro l’astinenza da alte gradazioni? Sfasciava tutto. Anche gli alberghi, anche un pianoforte lanciato in piscina. Una sera svenne per colpa di un mix di whisky e sedativo da cavalli e lasciò la batteria a un ragazzo del pubblico di 19 anni, il massimo della disobbidienza.

E parliamo di Slash, il chitarrista di Guns N’ Roses, che dopo aver visto la morte a 35 anni è diventato sobrio. Ingeriva roba pazzesca, poi comprò un leone di montagna come animale da compagnia. Maneskin mezzi nudi? E allora i Red Hot Chili Peppers, che oggi sembrano brave persone? In un concerto del 1983 si presentarono completamente svestiti con un calzino sui gioielli di famiglia e ci presero gusto. Tutto questo perché nessuno si monti la testa, non per dare suggerimenti.