Giovedì 25 Aprile 2024

La navicella parla russo In orbita comanda Mosca

Missione internazionale, passaggio di consegne con l’americano Marshburn. Abbracci e dichiarazioni di fratellanza. Ma il Cremlino lascerà la stazione Iss

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ROMA

Adesso è davvero realtà: la Stazione spaziale internazionale parla russo. Come il suo comandante, Oleg Artemyev, subentrato allo statunitense Thomas Marshburn ’al volante’ della navicella. Il conflitto in Ucraina e i rapporti a dir poco tesi fra Mosca e Washington non cambiano la tabella di marcia di cosmonauti e astronauti fra le stelle, sopra le nostre teste. Non in tempi brevi, almeno, visto che comunque la Russia ha annunciato di voler lasciare la Iss (Stazione spaziale internazionale) a causa delle sanzioni internazionali inflitte a suo carico, garantendo ai partner un anno di preavviso.

Il passaggio di consegne, previsto dal programma della missione, è avvenuto ieri poco prima che la navetta Crew Dragon Endurance si sganciasse dalla Iss per incominciare il viaggio di rientro sulla Terra, la cui durata è di circa 23 ore. A bordo il tedesco Matthias Maurer, dell’Agenzia spaziale europea (Esa), e i colleghi della Nasa Raja Chari, Marshburn e Kayla Barron. I tre sono attesi per l’ammaraggio al largo della Florida attorno alle 6.43 di oggi, ora italiana.

Qualche minuto prima del loro ingresso nella navetta, il cui portello è stato chiuso alle 5,20, è avvenuto il cambio della guardia. La cerimonia si è svolta in diretta streaming, in maniera sobria e attenta a scongiurare scivoloni diplomatici. Insidiosi in cielo come in terra, è il caso di dire. Abbracci e dichiarazioni reciproche di fratellanza hanno avuto il sopravvento, dimostrando al mondo intero come, nonostante i rischi di una terza guerra mondiale, le attività sull’Iss stiano continuando all’insegna della massima collaborazione, la stessa che si registra dal 2020, anno di entrata in servizio della Iss.

L’equipaggio della stazione Spaziale è ora composto da sette membri: con i russi Artemyev, Denis Matveyev e Sergei Korsakov ci sono la nostra Samantha Cristoforetti dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e gli americani Kjell Lindgren, Bob Hines e Jessica Watkins, della Nasa. I russi comanderanno la stazione per cinque mesi. Artemyev è lo stesso cosmonauta che, lo scorso primo maggio, ha esposto nello spazio lo Stendardo della Vittoria, la bandiera russa sovietica, simbolo del trionfo dell’Urss sulla Germania nazista.

A onor del vero i cosmonauti non sono nuovi a gesti simbolici: nel novembre del 2013 portarono ‘a spasso’ fuori dalla Iss la torcia olimpica per celebrare i giochi di Sochi. Stavolta, però, la decisione di esporre il vessillo comunista non poteva passare inosservata. L’eco della guerra si fa largo anche nello spazio.

Giovanni Panettiere