Mercoledì 24 Aprile 2024

La Bce rialza i tassi a metà marzo

L’inflazione non "è ancora vinta" e gli ultimi dati su prezzi e andamento dell’economia supportano l’annunciato nuovo aumento dei tassi previsto per la riunione del 16 marzo che li porterà al 3,5%. La presidente della Bce Christine Lagarde, in un’intervista a media spagnoli, giudica "molto, molto probabile" la nuova stretta e non si sbilancia sul quando Francoforte allenterà la presa (il mercato stima un picco fino al 4% entro l’anno) ma chiede a banche e governi di mitigare gli impatti di prezzi ancora elevati e rate dei mutui variabili in decisa crescita. La richiesta alle banche, nel loro stesso interesse e non "per beneficienza", è di uno sforzo nel rinegoziare i prestiti. Si eviterebbe così di mettere in difficoltà i loro debitori e di dover poi iscrivere a bilancio i crediti deteriorati.

In Italia sui 426 miliardi di stock dei mutui, quelli a tasso variabile sono il 40% (a settembre 2022) e molti presentano un tetto massimo. La crescita dei tassi peraltro sta scoraggiando molte famiglie a minor reddito a chiedere i prestiti, restringendo così il mercato immobiliare che, come dimostra l’ultimo sondaggio della Banca d’Italia, è improntato a "prospettive sfavorevoli".