Offese, accuse e condanne. Il casus belli è il tweet di Rula Jebreal (foto). La giornalista, per attaccare Giorgia Meloni, tira in ballo la notizia della stampa spagnola sulla condanna del padre della leader di FdI. Che si difende, minaccia la querela e riceve la solidarietà degli avversari, anche da Calenda (Azione) e Conte (M5s). "Durante la sua campagna elettorale – scrive Jebreal – la nuova premier ha diffuso un video di stupro insinuando che i richiedenti asilo siano criminali che vogliono sostituire i cristiani bianchi. Ironicamente, il padre della Meloni è un noto trafficante di drogacriminale condannato che ha scontato una pena in un carcere spagnolo". Il padre di Meloni è morto da tempo, ma l’ira di FdI si scatena perché Jebreal avrebbe sfruttato "una vicenda dolorosa" e per "l’attribuzione di gravissime affermazioni e posizioni politiche". Dopo Lollobrigida, è la stessa leader a evidenziare la frase "fuori posto" della giornalista: quella sui richiedenti asilo. "Signora Jebreal – scrive Meloni – spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che mi attribuisce". Replica Jebreal: "La nuova premier italiana Meloni minaccia di farmi causa. Tutti gli autocrati usano queste minacce per intimidire e mettere a tacere coloro che li chiamano in causa e li smascherano. Signora Meloni: non sono intimidita!". Intanto, tra un post e l’altro si scatena una bufera social.