Giovedì 25 Aprile 2024

Ita, comandante licenziato: non ha risposto ai controllori di volo per oltre 10 minuti

Durante il volo del 30 aprile New York-Fiumicino. La compagnia: venuto meno il "rapporto di fiducia" ma sicurezza del volo "sempre garantita"

Un aeroplano Ita Airways

Un aeroplano Ita Airways

Roma, 28 maggio 2022 - Cabina di pilotaggio dell'aereo e centro di controllo francese non hanno comunicato per oltre 10 minuti, forse per un colpo di sonno, un allarme scattato e quindi, una volta a terra, una spiegazione che non regge all'indagine interna. Per questo il comandante del volo Ita da New York a Roma Fiumicino del 30 aprile è stato licenziato dalla compagnia che ha parlato di un venir meno del "rapporto di fiducia" anche se si è affrettata a specificare che la sicurezza del volo "è sempre stata garantita".

L'episodio, anticipato da Repubblica, è accaduto nel cuore della notte fra il 30 aprile e il 1 maggio ed è inquadrabile, spiegano addetti di settore, in quella casistica chiamata Ploc (Prolonged Loss Of Communication) ovvero un'assenza di comunicazione superiore ai 10 minuti. Episodi non frequenti ma possibili che, appunto, prevedono una serie di procedure a livello internazionale ed interne. Dopo essere entrato nello spazio aereo francese, l'aereo Ita, passate le 5 del mattino non ha risposto alle richieste del centro di controllo francese il quale ha messo in allarme gli omologhi italiani e la compagnia il cui centro di controllo è poi riuscito a mettersi in contatto. In quel momento nella cabina, che nei voli per Ny conta su due piloti e non tre come i voli a lungo raggio di maggior durata, uno dei due, il primo ufficiale dorme come da procedura ma l'altro, il comandante appunto, non risponde. Una delle ipotesi, non confermata, è appunto quella di un colpo di sonno. A livello teorico, si sottolinea, si tratta di casi non rarissimi in situazioni dove la lunga percorrenza e gli effetti del jet lag possono farsi sentire specie su personale di età più avanzata e meno abituata al lungo raggio. Nel caso in questione non ci sarebbe comunque stato, spiega Ita, un allarme tale da far scattare il decollo dei caccia della difesa aerea: "Non vi sono evidenze relative ad attività aerea esterna durante il volo in oggetto", ha puntualizzato la compagnia. Dopo l'arrivo dell'aereo a Fiumicino è partita un'indagine interna e qui, appunto, sono emerse "forti incongruenze tra le dichiarazioni rese dal Comandante e l'esito delle investigazioni interne» sul funzionamento dell'attrezzatura di bordo. Da qui il licenziamento per il comandante del volo.