Sabato 14 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Infermieri killer, i casi italiani da Piombino a Lugo

L'arresto dell'infermiera di Piombino è l'ultimo caso di una lunga lista. Il precedente più recente, Daniela Poggiali, condannata per aver ucciso una donna di 78 anni a Lugo di Romagna

Daniela Poggiali, l'infermiera killer di Lugo di Romagna

Roma, 31 marzo 2016 - Arrestata per la morte di 13 pazienti, l'infermiera di Piombino non sarebbe la prima a trasformarsi in un'omicida in corsia, se l'accusa nei suoi confronti venisse confermata. La lista degli infermieri killer in Italia è lunga. Professionisti e professioniste della cure che invece di assistere i pazienti ne diventano carnefici tradendo i principi di Fiorenza Nightingale, "la signora della lanterna" fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna. E che feriscono una delle più nobili e utili professioni. 

Se il caso di Fausta Bonino, arrestata con l'accusa di omicidio volontario continuato,  sarebbe solo l'ultimo, per risalire al più recente precedente bisogna andare a Lugo di Romagna. Dove Daniela Poggiali si faceva i selfie con il cadavere della paziente di 78 anni per la cui morte è stata condannata all'ergastolo venti giorni fa. L'omicidio è avvenuto la mattina dell'8 aprile 2014, a poche ore dal ricovero all'ospedale 'Umberto I' di Lugo, con l'iniezione di due fiale di potassio. Con i pollici alzati in segno di vittoria, la Poggiali si lasciava ritrarre dopo aver portato a termine "l'opera" a fianco della vittima. Ma lo scenario in cui avrebbe agito sarebbe ancora più agghiacciante: il pm Angela Scorza sospetta che quella di Rosa Calderoni, la vittima 78enne, possa essere stata solo l'ultima morte di una lunga scia (una novantina nel periodo preso in esame da una perizia statistica citata in aula)

Infermiera killer "itinerante", Sonya Caleffi, in tutti gli ospedali in cui ha preso servizio avrebbe lasciato una scia di morti sospette. Al momento ne risulterebbero accertate cinque tutte all'ospedale di Lecco, provocate attraverso iniezioni di aria, mentre in altri tre casi non sarebbe riuscita a portare a termine il 'lavoro'. Agli inquirenti ha spiegato così la sua furia omicida: le embolie che lei stessa causava le servivano per intervenitre prontamente per poi farsi notare dai suoi superiori. Nel dicembre del 2007 l'infermiera è stata condannata a 20 anni di carcere e nel 2008 la sentenza è stata confermata.

Iniettava insulina agli anziani mandandoli in coma ipoglicemico. E' la terribile storia di Angelo Stazzi, infermiere 69enne in servizio nella casa di riposto 'Villa Alex' di Tivoli alla porte di Roma. Per quei fatti, risalenti dal dicembre 2008 al settembre 2009, è stato condannato all'ergastolo per la morte di cinque persone. Non solo pazienti: fu condannato nel dicembre 2011 a 24 anni di carcere anche per la morte della collega (ed ex amante) Maria Teresa Dell'Unto, uccisa per un prestito non saldato.

E' soprannominato "l'infermiere di Satana" per i sospetti di satanismo che aleggiano su di lui. Alfonso De Martino è stato condannato all'ergastolo per aver ucciso tre pazienti all'ospedale di San Giuseppe Albano, in provincia di Roma, dove lavorava. I fatti risalgono tra il 1990 e il 1993 quando l'uomo per portare a termine i suoi piani iniettava alle vittime un potente anestetico, il Pavulon. 

Uccideva i pazienti a Milano in cambio delle mance degli addetti ai servizi funebri. Antonio Busnelli nel '93, fu accusato di 28 omicidi anche se si sospettò ne avesse compiuti molti di più al Fatebenefratelli. 

Quello degli infermieri kilelr sembra essere un fenomeno globale e non solo italiano, con diversi casi simili in tutto il mondo. Tra i più eclatanti, quello di Charles Edmund Cullen, che negli anni Novanta si sarebbe macchiato di una quarantina di decessi in 16 di attività come infermiere. E' considerato il peggiore serial killer nella storia del New Jersey.