Giovedì 25 Aprile 2024

Incidenti stradali, strage di bambini dall'inizio dell'anno

Rapporto choc dell'Asaps sulle piccole vittime: 29, 11 solo quest'estate. L'esperto: "Servono regole più severe"

Un incidente stradale (Ansa)

Un incidente stradale (Ansa)

Roma, 20 agosto 2018 - Filippo, Dalia, Lorenzo, Giulia, Swami, Pier Emilio, Nicole. Questi sono solo alcuni dei nomi degli 11 bambini che hanno perso la vita sulle strade nei soli 40 giorni che vanno dal primo luglio al 10 agosto 2018. Un prezzo altissimo reso ancora più drammatico dai numeri che prendono in considerazione l'intero anno: dal primo gennaio di quest'anno infatti le piccole vittime della strada sono già 29. Alcuni trasportati, altri travolti mentre erano a piedi. Dati choccanti, emersi dall'ultimo rapporto Asaps.

"Un autentico bollettino di guerra – spiega Giordano Bisernipresidente dell’Associazione sostenitori ed amici della polizia stradale -. Si tratta di statistiche che, se considerate in proiezione, sono in aumento rispetto al 2017 dove in tutto l'anno i bambini deceduti sono stati 40: 24 maschietti e 16 femmine. Migliaia i feriti. La fascia più colpita è stata quella da 0 a 5 anni, poi da 6 a 10. Più del 60% delle giovanissime vittime erano trasportate a bordo di veicoli e questo aspetto comunque ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini".  

Non basta: perché alla lista nera dei bimbi deceduti si affiancano anche i dati allarmanti della pirateria stradale. Quattrocento gli episodi in cinque mesi. Ottanta ogni 30 giorni. Quasi tre ogni 24 ore. Casi da gennaio a maggio 2018, che riguardano adulti e bambini e che hanno causato 38 morti e quasi 450 feriti. "Tra questi, ben 25 erano sotto la soglia dei 14 anni. Una situazione non più tollerabile – riprende  Biserni - Si tratta di un fenomeno preoccupante, che ha superato l'esasperazione, aggravato dal fatto che la pirateria stradale legata all'abuso di alcol sfiora il 20% della casistica generale. Ed è proprio in quel senso che bisognerebbe intervenire con più forza, con più controlli e maggiori sanzioni per chi beve". Alcol, ma non solo. Conclude Biserni: "L'uso dei cellulari alla guida è ormai diventato uno dei maggiori problemi della nostra società. Da sempre mi batto per la sospensione della patente già alla prima violazione, mentre sarebbe necessario, sempre dal mio punto di vista, addirittura il procedimento penale dopo la prima violazione in caso di guida senza patente".