Giovedì 16 Maggio 2024

Incidente Amalfi, Adrienne Vaughan sbalzata in mare mentre prendeva il sole a prua: la ricostruzione della Procura

Dopo l’impatto, è finita in acqua anche la figlia. Verifiche sul tracciato di rotta e velocità dei due natanti, sentiti 70 testimoni. Skipper positivo ad alcol e droga, il procuratore Borrelli: “Occorre verificare l'incidenza”

La 45enen Adrienne Vaughan. Il gozzo dopo l'impatto

La 45enen Adrienne Vaughan. Il gozzo dopo l'impatto

Amalfi (Salerno), 5 agosto 2023 – È stata sbalzata in mare mentre prendeva il sole a prua la 45enne Adrienne Vaughan, l’editrice americana di Harry Potter morta dopo una collisione in mare al largo di Amalfi. Dopo l’ipotesi di omicidio colposo a carico dello skipper Elio Persico – il 30enne al timone del gozzo su cui viaggiava la donna insieme al marito e ai due figli di 12 e 8 anni – si continua a scavare per cercare dettagli utili a ricostruire la dinamica del terribile impatto del natante di 9 metri con lo scavo della motonave Tortuga, sul quale era in corso un banchetto di nozze. 

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Gli ultimi istanti di Adrienne Vaughan: la tragica morte dell'editrice di Harry Potter

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Il marito di Adrienne Vaughan è stato sottoposto a intervento chirurgico. L’uomo è stato ascoltato dagli inquirenti, ma “l’audizione è avvenuta in un momento particolare e andrà chiaramente ripetuta". I due figli della coppia, una bambina di 12 anni e un bambino di 8, "sono in albergo ed è venuto il nonno" per prendersi cura di loro. “Era stata offerta ospitalità in casa famiglia. Sono state concordate con il padre le modalità di custodia dei due bambini", precisa il procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli.

Ecco com’è morta Adrienne Vaughan

Di ora in ora emergono particolari che rendono sempre più inquietante la tragedia avvenuta davanti al Fiordo di Furore. “La vittima – spiega il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli – al momento dell'impatto stava prendendo il sole a prua ed è stata sbalzata in acqua. In mare è finita anche la figlia”. Nelle ore successive alla tragedia “è stato sentito il marito della vittima che è ricoverato in un ospedale diverso da quello dello skipper”, quest’ultimo trovato con tracce di alcol e cocaina nel sangue. La Procura ha già ascoltato le “70 persone che erano a bordo del Tortuga che hanno fornito la loro versione”.

Turista morta in costiera amalfitana, era un'editrice americana
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Proseguono le indagini: i tasselli mancanti

“La guardia costiera – aggiunge il capo dei pm salernitani – è intervenuta immediatamente e ha garantito il trasporto del motoscafo su un tratto di fondale dove, successivamente, ha potuto essere recuperato. Si è trattato di una cautela importante perché uno degli accertamenti da fare, che non è stato fatto dato il tempo trascorso, riguarda il funzionamento di tutti gli apparati del natante che ha investito la motonave".

Nel frattempo, la procura di Salerno "è intervenuta immediatamente sia procedendo all'audizione di persone informate sui fatti e sia procedendo, nella notte successiva al fatto, all'interrogatorio della persona sottoposta a indagini, che era ricoverata in ospedale, che ha reso delle dichiarazioni che sono oggetto di verifica e riscontro".

Il gozzo su cui viaggiava Adrienne Vaughan con il marito e i due figli
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Rotta e velocità ancora da ricostruire

“Sono in corso delle verifiche per accertare la possibilità di ricostruire rotta e velocità dei due natanti, anche attraverso l'eventuale funzionamento di apparati tecnici presenti sulle due imbarcazioni”, ha spiegato Giuseppe Borrelli parlando in conferenza stampa dell'incidente in mare avvenuto giovedì. “Per avere ulteriori informazioni – ha chiarito il procuratore di Salerno – bisognerà attendere l'esito degli accertamenti tecnici e scientifici. La motonave Tortuga ha un apparato Ais che consente il tracciamento di rotta e velocità. Ora occorre verificare se questo apparato fosse presente anche sul motoscafo. Noi al momento riteniamo di aver ricostruito le traiettorie seguite dalle due imbarcazioni”.

Alcol e droga c’entrano davvero?

Lo skipper del motoscafo, dipendente di una società di noleggio barche di Nerano che è indagato per “omicidio colposo e naufragio colposo”, era risultato positivo ai test tossicologici effettuati in ospedale. Ma Borrelli, senza entrare nello specifico dei risultati, ha spiegato che “qualunque sia stato l'esito di questi esami, occorre verificare l'incidenza”.

A quanto sembrerebbe, i livelli di alcol e droga tracciati nel sangue dello skipper, non sarebbero in quantità altissime. “Lo skipper del motoscafo è stato sottoposto a test alcolemico e tossicologico. Non entro nei risultati, ma voglio dire che gli esiti sono al vaglio di un consulente della Procura perché bisognerà verificare l'incidenza dei risultati sulle capacità del soggetto indagato e, quindi, la loro efficacia causale sul sinistro”, ha spiegato Borrelli.

Ascoltati 70 testimoni dell’impatto

Serviranno, quindi, ulteriori accertamenti per capire, eventualmente, a quanto tempo prima possa risalire l'eventuale consumo di sostanze stupefacenti. Il procuratore Borrelli, inoltre, ha spiegato che si sta valutando anche la possibilità di effettuare accertamenti sul cellulare dell'indagato, che è stato ascoltato la notte successiva all'incidente e ha reso “delle dichiarazioni che sono oggetto di verifica". 

I soccorsi: lesioni fatali

Borrelli ricostruisce i primi istanti dopo il devastante impatto tra i natanti. “I soccorsi sono stati immediati – spiega – perché la notizia dell'incidente è stata ricevuta alle 17.45 del 3 agosto. La donna è arrivata sul molo di Amalfi intorno alle 18. Alle 18.10 è arrivata sul molo l'ambulanza che, in primo luogo, ha constatato la sua intrasportabilità e, dopo qualche minuto, è giunto sul molo di Amalfi un elisoccorso che ha constatato il decesso della vittima. Il tutto si è verificato nel giro di un'ora. La donna aveva subito, per effetto del sinistro, delle lesioni tali da non poter essere sottoposta concretamente ad alcun tipo di cure mediche".