Mercoledì 24 Aprile 2024

Incendio a Catanzaro: morti tre fratelli di 12, 15 e 22 anni

Tratti in salvo i genitori e altri due fratelli di 12 e 16 anni. Carbonizzati anche i due cani. Ancora da chiarire le cause del rogo. Il sindaco: "Una tragedia immane"

Catanzaro: il palazzo dove è scoppiato l'incendio (Ansa)

Catanzaro: il palazzo dove è scoppiato l'incendio (Ansa)

Catanzaro, 22 ottobre 2022 - Tre fratelli di 12, 15 e 22 anni sono morti nell'incendio divampato questa notte in una abitazione a Catanzaro. Tratti in salvo, sebbene feriti, invece i loro genitori e altri due fratelli. Gravi la madre e una ragazzina di 12 anni, trasferite rispettivamente nei centri grandi ustioni di Bari e Napoli. Il padre e un ragazzino di 16 anni sono stati ricoverati presso la struttura ospedaliera 'Pugliese-Ciaccio' della città.

I corpi, semi carbonizzati, delle vittime sono stati ritrovati dai vigili del fuoco durante le operazioni di spegnimento. Forse sono morti a causa delle esalazioni di fumo. Il più grande si chiamava Saverio Corasoniti ed era autistico, i due fratelli Aldo Pio (di 15 anni) e Mattia Carlo (di 12). Trovati semi carbonizzati anche i due cani.

Ancora da chiarire le cause del rogo, sviluppatosi al quinto piano di uno stabile in Via Caduti 16 marzo 1978, nella zona sud della città. Vigili del fuoco e tecnici sembrano escludere la fuga di gas, ma spiegano che bisognerà fare esami approfonditi perché "non è stato un incendio in fase di propagazione ma un incendio generalizzato, che ha distrutto tutto". La procura di Catanzaro ha apertoi un fascicolo per omicidio colposo e disastro colposo.

A dare l'allarme, intorno all'una della scorsa notte, sono stati i vicini di casa che hanno visto l'appartamento in fiamme e la madre chiedere aiuto dal balcone. Per sicurezza sono stati evacuati gli occupanti dell'appartamento attiguo a quello interessato dall'incendio per evitare qualsiasi rischio. 

La storia della famiglia Corasoniti è stata molto tormentata: nel 2016 fu anche costretta a lasciare la casa nella quale viveva (un'altra) perché era stata occupata da abusi, i quali non permisero nemmeno di recuperare il cagnolino che si trovava sul balcone. All'epoca dovettero intervenire i vigili del fuoco con una scala. Ne scaturì una lunga battaglia finalizzata a trovare loro una nuova sistemazione. Il caso fu seguito da Antonio Marziale, sociologo, presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori e allora garante per l'Infanzia della Regione, che ha nuovamente ricevuto l'incarico appena ieri. Dopo una lunga polemica, la famiglia ebbe assegnato l'appartamento in cui nella notte è scoppiato l'incendio. 

"Una tragedia immane che sconvolge la nostra comunità e che ci atterrisce per la sua crudelta'", ha detto il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. "Riviviamo - ha aggiunto - il dolore che avevamo provato piu' di venti anni fa alle Giare, con tre giovani vite stroncate da un episodio su cui bisognerà fare la giusta luce. Poteva essere una strage. Ho seguito questa notte le operazioni di soccorso dei feriti ed ho provato un brivido e un moto di indignazione per le condizioni dei nostri quartieri della zona sud". Il giorno dei funerali, ha concluso, sarà lutto cittadino.