Giovedì 25 Aprile 2024

Incendi, risse, occupazioni Esplode la banlieue di Milano

Rivolta in via Bolla: in 60 si affrontano con spranghe, bastoni e bombe carta. Convivenza impossibile tra inquilini regolari e abusivi nelle case popolari

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di Marianna Vazzana

Inseguimenti in cortile con spranghe e bastoni. Botte. Bombe carta lanciate dall’alto. Tre feriti lievi (una donna di 44 anni, un ragazzo di 17 anni e un bimbo di 2, romeni, finiti in ospedale per accertamenti), un parabrezza sfondato. In sintesi, la maxi rissa scoppiata venerdì sera tra inquilini regolari, italiani, e un gruppo occupanti abusivi di diverse etnie: una sessantina di persone che hanno trasformato in un campo di battaglia il cortile tra i palazzoni Aler di via Bolla, al quartiere Gallaratese di Milano. Una delle zone più problematiche della città, messa in ginocchio da occupazioni abusive arrivate all’80% ai civici 38, 40 e 42, che racchiudono 156 alloggi. La guerriglia è scoppiata venerdì alle 21.20, l’apice di tensione raggiunto dopo una settimana scandita da liti che già avevano reso necessario l’intervento di polizia e carabinieri.

Le conseguenze di una convivenza difficile, che ha già portato all’esasperazione più volte in un caseggiato in cui si sono susseguiti incendi e risse, che viene trasformato in discarica abusiva e che è interessato da allacciamenti abusivi alla rete elettrica. Venerdì, la causa scatenante pare legata ad auto che sgommavano, "con rom alla guida – raccontano alcuni testimoni –. Un ragazzo italiano si è avvicinato per dire di smetterla". E in una manciata di minuti si sono create due fazioni. Sono volate parole grosse e si è passati ai fatti. Dai palazzi sono scesi inquilini e occupanti. Bosniaci, serbi e pure magrebini. E la rissa è stata immortalata dai balconi con i telefonini. Alla fine il bilancio è stato di tre feriti lievi. In più è stato rotto a sprangate il parabrezza di un’auto parcheggiata in cortile. A placare gli animi è intervenuta la polizia con dieci Volanti, poi raggiunte da cinque squadre del reparto mobile con gli agenti in tenuta anti sommossa.

Gli scontri hanno riacceso la polemica tra Regione e Comune di Milano sulla gestione delle case di via Bolla che sono di proprietà Aler, l’ente regionale per le case popolari. Alessandro Mattinzoli, assessore lombardo alla Casa e Housing sociale, ha sottolineato che la Regione valuterà "la possibilità, nei casi più estremi, di ricorrere all’ausilio dei militari dell’Esercito, come avvenuto in passato, per contribuire presidiare i punti e i luoghi a maggior rischio". Invece il Comune di Milano chiede da tempo una riforma dell’Aler: "Noi siamo pronti a collaborare, in tutto quanto è possibile – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli –, ma Aler e Regione non continuino a scappare dalle proprie responsabilità. Non c’è più tempo da perdere. Altrimenti qualcuno li commissari".