Mercoledì 24 Aprile 2024

In coma perché voleva dimagrire, l’inchiesta si allarga

Le operazioni sono state fatte dallo stesso chirurgo. L’uomo aveva un carcinoma: chiesta la riesumazione della salma

CASERTA

Dopo aver aperto un fascicolo di reato per lesioni gravissime in relazione alla vicenda di Angela Iannotta, la 28enne madre di tre figli piccoli ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Caserta da inizio febbraio dopo due interventi per dimagrire effettuati con by-pass gastrico, la Procura di Santa Maria Capua Vetere sta indagando anche sulla vicenda del 69enne Francesco Di Vilio, morto il primo gennaio scorso al Cardarelli di Napoli dopo tre interventi allo stomaco - aveva un carcinoma - realizzato dallo stesso chirurgo che ha operato Angela nella clinica Villa del sole di Casagiove (stessa struttura dove Angela ha avuto uno dei due interventi sotto accusa). Il medico è stato denunciato dai familiari dei due pazienti. Due presunti casa di malasanità collegati dalla presenza dello stesso chirurgo e su cui indaga il medesimo pubblico ministero, il sostituto di Santa Maria Capua Vetere Valentina Santoro. Per il 69enne Francesco Di Vilio (l’ipotesi è quella di omicidio colposo) il figlio ha chiesto la riesumazione della salma e la Procura sta valutando se disporla; il parente della vittima ha chiesto anche di essere ascoltato ma il magistrato ha per ora sequestrato tutta la documentazione sanitaria relativa al 69enne di Villa Literno. Come nel caso di Angela Iannotta inoltre, anche i familiari di Di Vilio hanno scritto al ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere di inviare gli ispettori ministeriali.