Mercoledì 24 Aprile 2024

In bici contro un camion: muore campionessa

Brescia, Roberta Agosti si stava allenando con il compagno Marco Velo, braccio destro del ct azzurro Cassani. È la figlia del patron di Toys.

di Milla Prandelli

Il ciclismo amatoriale e professionistico torna a piangere. Ieri è morta una delle grandi protagoniste italiane delle due ruote: Roberta Agosti, compagna dell’ex professionista Marco Velo, attuale braccio destro del ct azzurro Davide Cassani, è stata investita e uccisa da un mezzo pesante.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti, la Agosti stava pedalando col fidanzato e un gruppo di amici quando alcuni di loro che si trovavano davanti a lei sono caduti. Per evitarli ha sbandato, perdendo il controllo della bicicletta, che è andata a schiantarsi contro un mezzo pesante che viaggiava in direzione di marcia opposta alla sua. L’autista, che è rimasto visibilmente scosso, sarebbe dunque estraneo ai fatti, allorquando la dinamica fosse confermata dalla polizia stradale. Roberta Agosti, oltre a essere nota perché aveva una relazione con Velo e per il suo lavoro in nazionale, era molto conosciuta nell’ambito del ciclismo amatoriale, come atleta di punta del Team Millennium Brescia. Era la figlia del fondatore del marchio di giocattoli Toys, l’imprenditore Antonio Agosti. Purtroppo i soccorritori non hanno potuto fare nulla per aiutare la sfortunata ciclista, che è spirata poco dopo il terribile incidente, la cui dinamica è ancora tutta da ricostruire.

Intanto Marco Velo ha voluto raccontare ai suoi fans e alle persone che amavano la sua compagna cosa è accaduto. "Il ciclismo ci aveva fatto conoscere, e il ciclismo ci ha separato. Stavamo bene assieme, era un anno e mezzo che ci frequentavamo, entrambi venivamo da due storie finite, e adesso mi trovo a piangere una donna che amavo e dentro di me ho solo un profondo e incontenibile sentimento di fine – ha detto Marco Velo a ‘tuttobiciweb’ –. Sono a pezzi, non ho parole. Eravamo in mezzo alla campagna, dove il traffico in pratica non c’è. Avevamo proprio scelto la campagna per pedalare in sicurezza e in tutta tranquillità, eravamo un gruppetto di amici che procedeva pian pianino, non più di 23 chilometri all’ora. Salivamo su una strada all’1%, ad un certo punto sono caduti in 3 o 4, Roberta ha sbandato e si è portata verso sinistra ed è stata presa in pieno dal camion cisterna che stava procedendo in senso contrario alla nostra marcia: da quel momento è cominciato un incubo". Sulla pagina Facebook della donna, intanto, ieri sono apparse decine di messaggi di cordoglio. È stata ricordata come una donna dolce, sensibile, di animo buono e grande appassionata dello sport in generale.