Mercoledì 24 Aprile 2024

Immigrato ucciso in piazza "L’assessore sparò da terra"

I testimoni concordano sulla dinamica dei fatti. I legali di Adriatici:. "Fu legittima difesa"

VOGHERA (Pavia)

I testimoni sono d’accordo: l’ex assessore comunale di Voghera Massimo Adriatici ha sparato mentre si trovava a terra e Youns El Boussettaoui, la vittima, era sopra di lui, i busti dei due quasi paralleli, separati da circa quaranta centimetri. Non è certo però quando Adriatici, attualmente ai domiciliari con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa in seguito alla morte della parte offesa, abbia estratto la sua pistola calibro 22. Questo il quadro della situazione emerso nel corso dell’incidente probatorio organizzato ieri per assumere come prove le testimonianze di tre persone presenti al momento dell’accaduto. Una di loro è tornata nel Paese d’origine, il suo resoconto sarà raccolto il 6 dicembre in videochiamata o in presenza con rogatoria internazionale. Per tutti sussisteva il rischio che potessero rendersi irreperibili prima dell’eventuale processo, in quanto non hanno regolare permesso di soggiorno. Le loro testimonianze, già incluse nell’ordinanza di convalida nelle prime ore dopo il fatto, sono state giudicate essenziali per chiarire la dinamica. In seguito all’udienza, i legali della famiglia della parte offesa, Marco Romagnoli e Debora Piazza si sono riservati "di depositare una memoria" ritenendo "opportuno che il capo di imputazione venga modificato in omicidio". Come sottolineato dai difensori di Adriatici, è stato chiarito il punto sull’espressione "a sangue freddo" indicato nel corso della raccolta di sommarie informazioni da uno dei testimoni: la definizione "non è stata confermata, sentiti con l’interprete ufficiale in udienza i testimoni hanno parlato di una persona che si stava difendendo". I termini cautelari per Adriatici potrebbero decadere il 20 ottobre, per ora ha solo la possibilità di uscire per recarsi al lavoro, esercita la professione di avvocato.

Nicoletta Pisanu