Mercoledì 24 Aprile 2024

Il video di Tiziana, sul web l’orrore non ha fine

In rete rispuntano le immagini della 33enne della provincia di Napoli trovata morta nel 2016. Messaggio agghiacciante: "Goditi il filmato"

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di Nino Femiani

Napoli

Un dolore che non riesce ad avere pause, che non si archivia, che si rinnova in maniera periodica. Nonostante diffide, interventi del tribunale e richieste di cancellazioni online, ecco che i familiari di Tiziana Cantone subiscono una nuova mazzata, l’ennesima offesa. Ricompare, infatti, un vecchio video hot della trentratrenne trovata impiccata il 13 settembre 2016 nella tavernetta della casa di una zia a Mugnano di Napoli, dove si era "rifugiata" per scappare dal clamore mediatico seguito alla messa online di alcune riprese effettuate dal suo telefonino e inviate (non si sa se da lei o da altri) a una chat di amici. A quasi sei anni di distanza da quella morte, che presenta numerose zone d’ombra (e per la quale è aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio, si pensa che sia stata strangolata), nonostante gli sforzi intrapresi dal team legale italo-americano che sta seguendo la vicenda per conto della madre della ragazza, Maria Teresa Giglio, ecco che un video a sfondo sessuale riprende a circolare su un portale porno.

Corredato da una vergognosa scritta in inglese che, in modo irridente, suona grosso modo così: "Il video di Tiziana Cantone, diffuso su Internet, è stato rimosso. Fino ad ora! Goditi il filmato". Uno choc per la mamma di Tiziana e per i suoi amici che pensavano di aver scritto la parola fine a una gogna mediatica (con milioni di visualizzazioni) che aveva prostrato la giovane. E indotto il Parlamento, nel luglio di due anni fa, ad approvare la legge sul "revenge porn" che punisce l’"abuso sessuale tramite immagini": reato punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da euro 5.000 a euro 15.000. Ci si chiede ora come sia stato possibile caricare nuovamente il video hot di Tiziana e farlo con tanta sfrontatezza e apparente impunità, nonostante la "legge-Cantone".

Gli esperti di internet spiegano che questo è avvenuto attraverso un semplice espediente che ha permesso di aggirare i filtri dei principali provider e piattaforme. Chi ha caricato il filmato hot ha accuratamente rimosso il suo nome dai tag, aggirando così l’algoritmo che induce all’eliminazione dei filmati contenenti rimandi alla ragazza morta sei anni fa. L’Emme Team, il gruppo di lavoro ingaggiato da mamma Giglio, si è messo al lavoro individuando il sito tedesco (con sede legale negli Usa) sul quale è stato postato video. Filmato di nuovo oscurato. Intanto ha procurato un bel po’ di click ma di nuovo tanto dolore.