Mercoledì 24 Aprile 2024

Il presidente non è un amico La Ue è sola

Cesare

De Carlo

Amico dell’Europa? Ma per favore! Joe Biden non è amico nemmeno dell’America perché se lo fosse avrebbe risparmiato a se stesso e alla nazione tanti disastri. E oggi non sarebbe protagonista della più grave crisi vissuta dall’Alleanza atlantica dalla sua costituzione, nel 1949. Nemmeno De Gaulle ritirò l’ambasciatore da Washington quando decise di uscire dalla Nato. Lo ha fatto il suo lontano successore Macron. A ragione e con rabbia. A ragione, perché si è visto derubato del contratto del secolo, 56 miliardi di dollari, firmato cinque anni fa e già in esecuzione: fornitura all’Australia di 12 sottomarini. Con rabbia, perché era stato proprio lui, Macron, ad affermare che Biden avrebbe "restaurato" le relazioni Usa-Europa. Ora dice: "Pugnalati alla schiena".

Biden sta facendo rimpiangere Trump. Non tanto per il furto (senza destrezza). Nel mondo del business la lealtà è un optional. Ma della politica estera è l’essenza. Biden ha messo la Francia, la Nato, la Ue di fronte al fatto compiuto. Non un accenno preventivo. Esattamente come in Afghanistan. Fuga notturna dalla base Bagram. A diventare un optional sono la sua credibilità e la sua lucidità. Ricapitoliamo: l’Afghanistan, la Nato, la Francia, il "’tragico errore"’ dei bambini inceneriti dal suo drone a Kabul (immaginate se l’avesse fatto Trump!), l’invasione di immigrati illegali, le vaccinazioni al palo, eccetera. Il tutto in un mese. Amara la reazione della Ue: dovremo imparare a sopravvivere da soli. Sarebbe ora! ([email protected])