Mercoledì 24 Aprile 2024

Il mondo di Alessandro Il diritto, la bici e i viaggi Il padre: "È crollato tutto"

L’avvocato lavorava in un prestigioso studio legale. I colleghi ne elogiano la riservatezza. Rigore morale e dedizione al sapere: aveva attraversato in lungo e in largo Europa e Stati Uniti.

Il mondo di Alessandro  Il diritto, la bici e i viaggi  Il padre: "È crollato tutto"

Il mondo di Alessandro Il diritto, la bici e i viaggi Il padre: "È crollato tutto"

ROMA

"Non ci posso ancora credere, non può essere, non è giusto" papà Enzo, avvocato civilista, 43 anni di professione e una reputazione pari solo alla sua riservatezza, si sfoga con un legale, amico di vecchia data, che lo è andato a trovare nella sua casa all’Eur. "Alessandro – dice – aveva una passione per i viaggi, lo sai bene. Ci siamo mica preoccupati quando è andato per sei giorni nel deserto del Wadi Rum, in Giordania? Eppure non era raggiubile e nel deserto non sai che cosa o chi trovi. O quando andò a Bali sette anni fa? O a New York, che mica è tanto sicura. Pure stavolta mi ha detto: tranquillo papà, mi conosci, no, starò alla larga dai problemi. Ma i problemi hanno trovato lui". "Adesso – prosegue papà Enzo – tutto è crollato, le nostre speranze, le nostre certezze. Spero solo che ce lo riportino il prima possibile. Per sua mamma, per tutti noi. Per fargli un funerale come si deve. Almeno Tajani me lo ha promesso, che faranno di tutto per farlo tornare il prima possibile. Vediamo". Chi fosse Alessandro i genitori lo han detto in una battuta ai cronisti che stazionavano davanti alla casa di Monteverde del giovane avvocato, un appartamento al piano terra di una palazzina degli anni cinquanta. La coppia vi è giunta inaspettatamente in tarda mattinata.

Non c’erano le televisioni, solo qualche fotografo e qualche cronista, ma papà e mamma di Alessandro prima si sono schermiti ("Si, siamo i genitori, ma non ce la facciamo proprio a parlare") poi all’uscita – con sé uno zaino, un mazzo di fiori e qualche busta – hanno consegnato tramite papà Enzo poche parole che sono una sorta di ritratto di lori figlio: "Alessandro era semplicità, riservatezza e modestia. Un ragazzo d’oro. E i traguardi raggiunti da Alessandro li conosceva solo lui perché era fatto così, sempre modesto". Un groppo in gola ha impedito di dire di più.

Alessandro si era costruito una carriera studiando sodo. Sarà stato il rigore morale del padre, sarà stata la scuola dei gesuiti del liceo classico Massimo dell’Eur, dove si diplomò e dove per anni fu attivo nella Lega missionaria studenti, per impegnarsi a favore di chi non aveva nulla. L’impegno per gli altri e la curiosità intellettuale per il mondo non gli sono mai mancati. Viaggiare era la sua grande passione, come la bicicletta e il jogging, negli ultimi 4 anni, da quando si era trasferito a Monteverde, fatto nel grande parco pubblico i Villa Pamphili.

Subito dopo la laurea alla Luiss, conseguita nel 2011 con il massimo dei voto, fece un lungo viaggio in America, un ’coast to coast’ fino a San Francisco. Poi nel 2013 fu a Cuba e nel 2014 – mentre ottenne l’abilitazione alla professione forense e quando già collaborava con lo studio legale internazionale Clifford Chance – ancora negli Stati Uniti e in diverse città europee, Londra e Parigi in primis, e poi in Indonesia, nel 2018. E l’anno successivo – dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in diritto pubblico presso l’Università di Roma Tor Vergata – in Giordania. L’anno scorso tornò a New York.

Da anni Alessandro lavorava allo studio legale del professor Aristide Police, con il quale aveva collaborato alla Clifford Chance e che se lo era portato con sè: "Alessandro – ha detto Police, che dopo Tor Vergata, dove conobbe Parini, oggi è ordinario di Diritto amministrativo alla Luiss ma insegna anche alla China University of Political Science and Law – era un ragazzo umanamente adorabile e un grande professionista". Dai colleghi tante manifestazioni di stima. "Siamo sgomenti – dicono all’Agamm, l’Associazione dei giovani amministrativisti – Alessandro era un brillante avvocato, appassionato studioso, partecipe entusiasta all’attività associativa. Era un ragazzo sorridente, gentile e pacato. Alessandro era un caro amico. Continuerà a vivere sempre nel ricordo di quanti lo hanno conosciuto e amato".

Alessandro Farruggia