Giovedì 25 Aprile 2024

Il Capitano per ora tace Ma Giorgetti avverte: "Le dimissioni? La partita non è finita"

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"Nessuno deve aver paura di restituire la parola agli italiani". Il messaggio della Lega, diffuso in una nota, è chiaro: il governo non sta in piedi, bisogna andare subito alle urne. In sintesi, la linea già dettata da Matteo Salvini (in foto) mercoledì sera ("Siamo al governo per risolvere i problemi degli italiani, non per assistere a litigi, ricatti, minacce, letterine e controletterine") e ieri, prima del voto sul decreto Aiuti ("Se una forza di maggioranza non vota un decreto di maggioranza, fine, si va a votare". All’uscita dal Senato il numero uno della Lega ha preferito non rilasciare dichiarazioni – se non per dire che "sta mettendo a punto una proposta di pace fiscale" –, ma la volontà del partito è chiara. "La Lega è stata leale e costruttiva per un anno e mezzo, ma da settimane il presidente Draghi e l’Italia erano vittime dei troppi no del Movimento 5 Stelle e delle forzature ideologiche del Pd – si legge in una nota –. La Lega, unita e compatta, condivide la preoccupazione per le sorti del Paese: è impensabile che l’Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo. Ci sarà una scelta unitaria del centrodestra". Sibillino, invece, il commento di Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico e spesso considerato l’anima ’governista’ della Lega: "Governo finito? Ci sono sempre i tempi supplementari".