Mercoledì 24 Aprile 2024

I 118 anni di Suor André: ma sono stufa di vivere

Francia, la festa con un bicchiere di Porto e una torta. "Il segreto della mia longevità? Le preghiere e una tazza di cioccolata calda tutti i giorni"

Aveva appena un anno quando Einstein pubblicò la teoria della relatività ristretta. Venerdì suor André, al secolo Lucile Randon, ha spento la sua 118esima candelina. È la religiosa più longeva del mondo, ma è anche l’europea più anziana e la seconda persona più anziana al mondo. Dal 2009, ricorda il Sir, vive nella casa di riposo Sainte-Catherine-Labouré, a Tolone. Lo scorso anno aveva fatto notizia che avesse superato l’infezione da Covid-19 che si era propagato nella casa di riposo dove è accolta e dove il virus aveva fatto 10 vittime. Nata nel 1904 ad Ales, nel sud della Francia, in una famiglia protestante, si è convertita a 19 anni ed è entrata nel 1944 tra le fila delle vincenziane a Parigi. Le sue condizioni generali sono buone, nonostante la cecità e l’essere legata a una sedia a rotelle. Anche se ha confidato: "Sono un po’ stufa di vivere. Mi sa che Dio mi ha dimenticato". A chi le aveva domandato, il giorno del suo 116esimo compleanno, quale fosse la ricetta per una vita felice, suor André aveva risposto: "La preghiera e una tazza di cioccolata calda tutti i giorni". Ha festeggiato con un cocktail a base di Porto e una torta al cioccolato. Sul profilo social del sindaco di Tolone sono apparse le foto di suor André con la torta di compleanno. Il 12 febbraio 2021 la religiosa si era collegata con il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Hans Kluge per un confronto sull’anzianità.

Pochi giorni fa aveva stupito un po’ tutti con una battuta: "Il mio desiderio è aiutare gli anziani". Nella sua vita, la religiosa si è presa soprattutto cura dei bambini e ha dovuto fare molti sacrifici. "Li ho fatti sempre con gioia e piacere", ha ribadito. "Ancora oggi bacio tutto i più piccoli e prego per loro".

Suor André si augura che gli adulti "ammorbidiscano i loro atteggiamenti e che prestino più attenzione ai disabili, che non sempre sono ben accuditi". Quest’anno la religiosa ha un po’ perso la passione per l’attualità. "Non segue più le notizie come una volta, perché trova questo mondo triste e violento. Dovrebbe metterci paura e farci chiedere cosa ci stia succedendo, se qualcuno che ha vissuto tutto quello che ha vissuto suor André arriva a dire: ‘Questo mondo non mi interessa più’", ammette David Tavella, portavoce della casa di riposo.

Venerdì il sindaco di Tolone, come ogni anni, si è recato nella casa di riposo per festeggiare suor André. "Al di là dei suoi 118 anni, è una donna esemplare per la sua dolcezza e la purezza del suo cuore. Ci conosciamo ormai da più di quindici anni e sono sempre molto felice di festeggiare il suo compleanno di parlare con lei. Esserle vicino – ha spiegato il primo cittadino Hubert Falco – è un privilegio. Parla in maniera appassionata di amore e di pace. Suor André crede nell’umanità e nelle altre persone, a cui trasmette la forza della sua fede. In occasione del suo compleanno, voglio ringraziare ancora una volta tutte le persone che la circondano nella casa di riposo e che si prendono cura di lei quotidianamente".

red. int.