Mercoledì 24 Aprile 2024

Giorno del Pi greco, il 30° anniversario. Perché Google gli dedica il Doodle

Senza il 're' dei numeri sarebbe impossibile far tornare i conti. Nel doodle del motore di ricerca un dolce del pasticcere francese Ansel ispirato alla costante matematica

Il doodle di Google sul 30° anniversario del Giorno del Pi greco

Il doodle di Google sul 30° anniversario del Giorno del Pi greco

Roma, 14 marzo 2018 - Oggi è il 30° anniversario del Giorno del Pi greco (Pi greco day in inglese), ricorrenza dedicata alla costante matematica che esprime il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il suo diametro. Google ha deciso di celebrare questo anniversario con un doodle che mostra un dolce preparato dal pasticciere francese Dominique Ansel ispirandosi al famoso numero. La scelta del 14 marzo è ispirata dalla convenzione anglosassone nel rappresentare le date indicando prima il mese (3) e poi il giorno (14) per ottenere il numero 3,14, grafia che indica l'approssimazione ai centesimi di pi greco. Il simbolo che tutti conosciamo è invece opera del matematico svizzero Eulero, che lo adottò nel 1734.

PERCHE' E' COSI' IMPORTANTE - Senza di 'lui', gli smartphone smetterebbero di squillare, i satelliti devierebbero dalle loro orbite, i mercati finanziari diventerebbero imprevedibili. Sarebbe impossibile far tornare i conti senza il Pi Greco, il 're' dei numeri. Conosciuto anche come costante di Archimede o costante di Ludolph, nonostante la sua storia millenaria che risale perfino ai babilonesi, continua ad essere il protagonista silenzioso della nostra vita quotidiana, e per questo viene celebrato in tutto il mondo il 14 marzo, in coincidenza con il compleanno di Albert Einstein

CURIOSITA' - Nel corso della sua antichissima storia, al Pi Greco sono state spesso attribuite diverse proprietà esoteriche e soprannaturali di dubbie origini scientifiche. Il motivo risiede probabilmente nel fatto che il magico numero gode di proprietà matematiche assolutamente uniche. Il Pi Greco, ad esempio, non si può esprimere come frazione di due numeri. Nessuna cifra, divisa per un'altra, dà come risultato il Pi Greco. Visto che la sequenza delle cifre dopo la virgola (3,1459...) è infinita, il numero che viene usato in tantissimi campi (dall'elettromagnetismo alla meccanica quantistica), è per forza di cose un'approssimazione e i matematici della storia (prima dei calcolatori ovviamente) hanno sempre fatto a gara a superarsi nel trovare più cifre. Infine, essendo un decimale illimitato e non periodico, la matematica lo ha definito un 'numero trascendente': il che significa che non esiste un’equazione polinomiale a coefficienti interi che, risolta, dia Pi Greco come risultato.