Venerdì 26 Aprile 2024

Saman Abbas un anno fa era fuggita in Belgio

La testimonianza del fidanzato: aveva preso quasi seimila euro ai genitori ed era scappata con un ragazzo conosciuto sui social

Saman Abbas, 18 anni, con il fidanzato. Ayub Saqib, 21enne

Saman Abbas, 18 anni, con il fidanzato. Ayub Saqib, 21enne

Novellara (Reggio Emilia) - Aveva smesso di andare a scuola dopo le medie, Saman Abbas, nonostante le sarebbe piaciuto continuare gli studi. Lei, la 18enne pachistana scomparsa dal primo maggio, si vedeva poco in giro. Ma dalla casa di Novellara (Reggio Emilia) si era comunque aperta una finestra sul mondo tramite i social network, per cercare di sfuggire ai genitori e al futuro che loro volevano per lei: le nozze combinate con un uomo di una decina d’anni più vecchio, in Pakistan.

Saman era controllata da una coppia misteriosa

Saman Abbas, 18 anni, con il fidanzato. Ayub Saqib, 21enne
Saman Abbas, 18 anni, con il fidanzato. Ayub Saqib, 21enne

Stando al racconto del fidanzato Ayub Saqib, nel marzo 2020 la giovane, disperata, aveva tentato il suicidio ingerendo farmaci ed era stata ricoverata. Poi la ragazza, in estate, aveva trascorso una dozzina di giorni in Belgio, assieme a un giovane conosciuto attraverso i social network. Saman, allora ancora minorenne, era fuggita da casa: e, stando a quanto trapela, aveva preso con sé 5.800 euro in contanti dalla casa dei genitori.

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Dopo aver convissuto con quel giovane, era tornata a casa: non prima di essersi raccomandata, anche con lui, di chiamare le forze dell’ordine nel caso avesse notato anomalie. La stessa preghiera che ha rivolto, in tempi molto più recenti, a Saqib, l’attuale fidanzato, da lei conosciuto nell’agosto 2020, sempre tramite Tik Tok. Lui abita a Frosinone e i due si sono incontrati per la prima volta nel gennaio 2021 a Bologna, quando lei era maggiorenne da un mese e dopo che aveva già denunciato i genitori ed era stata accolta in una comunità minorile, da cui si allontanerà in tutto quattro volte. L’ultima, l’11 aprile, quando Saman ha trascorso un periodo, questa volta a Roma, con Saqib: giorni in cui loro, stando al ragazzo, avevano deciso di sposarsi a breve.

Anche questa volta lei è tornata a casa, il 20 aprile, ma nel giro di dieci giorni la situazione è precipitata. Stando al fidanzato, un altro uomo avrebbe avanzato mire su di lei, ovvero il cugino 28enne Ikram Ijaz, finora l’unico arrestato tra i cinque indagati. La famiglia si era ormai rassegnata al fatto che mai Saman sarebbe volata in Pakistan per sposare l’uomo predestinato: e Ijaz così si sarebbe offerto, soluzione che non avrebbe però entusiasmato il padre Shabbar Abbas, al contrario dei genitori del 28enne. Secondo Saqib, poi, il 26 aprile sarebbero state presenti altre persone nella casa di Novellara: una coppia, pare marito e moglie, a oggi non identificati, invitati da un cugino che tuttora lavora nell’azienda agricola perché tenessero la ragazza sotto controllo. I carabinieri, coordinati dal pm Laura Galli, sono convinti che Saman sia morta. Il fidanzato Saqib, che vuole costituirsi parte civile, spera che sia viva e non esclude che sia sotto sequestro.

Il suo avvocato Claudio Falleti auspica che "le indagini proseguano altrove". Invita a considerare altre possibilità, anche l’avvocato Simone Servillo, che difende i genitori della 18enne, il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen: "La storia di Saman dimostra che lei non aveva paura dei genitori. Questi faticavano a gestire la figlia, evidentemente e giustamente irrequieta, ma mai è emerso che siano stati violenti verso di lei. Auspico che Saman sia viva, ma se le fosse accaduto qualcosa di brutto, va ricondotto a qualcuno che ha agito in modo autonomo e inaspettato".