Mercoledì 24 Aprile 2024

"Gay a rischio Covid". Bufera sul ministero

"Categoria a rischio come tossici e prostitute". Ritirato il modulo per la vaccinazione alla Spezia. Il dicastero della Salute: diciture superate

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di Anna Maria Zebra

Quando ha fotocopiato quel modulo da distribuire ai cittadini in vista della vaccinazione anti-Covid, il dipendente dell’Asl 5 della Spezia non deve aver fatto molto caso al contenuto. Non ha visto così che la tabella da crocettare riportava, nella casella numero 10, tra i "comportamenti a rischio" quello "omosessuale" equiparandolo a quello di "tossicodipendente" e "soggetto dedito alla prostituzione": termini e frasi che hanno scatenato un putiferio, sollevando una miriade di prese di posizione nel mondo istituzionale, politico e delle associazioni per quello che in un primo momento sembrava la classica fake news lanciata sui social, ma che in realtà era tristemente vera.

E costringendo i vertici aziendali a chiedere scusa "al Coordinamento Liguria Rainbow e a tutti i cittadini che si sono sentiti offesi". Non si è fatta attendere neppure la stigmatizzazione del presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Giovanni Toti, che in una nota ha chiesto all’azienda sanitaria spezzina di "ritirare quella comunicazione e agli uffici preposti di avviare subito un’indagine interna per individuare le responsabilità e adottare i relativi provvedimenti disciplinari". Una tabella, che fa parte di un documento ministeriale "Anagrafe nazionale vaccini specifiche funzionali" come hanno spiegato dall’Asl 5, interpellata da noi ieri mattina per chiedere spiegazioni sul contenuto. Una specifica quella riportata nella casella 10 che si può definire indegna, anacronistica e, se si guarda alla tabella nel suo complesso, anche un po’ raffazzonata. Nella tabella infatti l’Asl 5, rivolgendosi al cittadino, riporta altre voci poco attinenti se riferite al vaccino anti covid: come "donna in età fertile", "donna nel periodo post partum" ed "età compresa tra 6 mesi e 6 anni". Anche se la voce riferita all’omosessualità nel settore dei "soggetti con comportamenti a rischio" è stata di certo la più esplosiva.

E le reazioni all’uscita on line del documento non si sono fatte attendere. Il modulo "riporta erroneamente un vecchio documento usato per le donazioni di sangue. La riproposizione in documenti ministeriali di vecchie e superate formulazioni verrà immediatamente corretta", afferma il ministero della Salute. Per il Ministero, si legge, "sono solo i comportamenti a determinare il rischio, non certo l’orientamento sessuale delle persone".

Tra i primi a dar fuoco alle polveri il consigliere regionale Ferruccio Sansa che in un primo tempo ha sperato si trattasse di una fake. Mentre la deputata Manuela Gagliardi di Cambiamo! lo definisce "uno sbaglio ricaduto sulle aziende sanitarie locali. Non è ammissibile che a livello governativo si compiano degli errori di questa portata, inaccettabili e discriminatori e che possono essere riportati poi nei territori". Esprime un forte rammarico per questo errore il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini.