Lunedì 6 Maggio 2024

Fratelli Bianchi, chiesto il sequestro dei beni degli accusati per l'omicidio di Willy

La richiesta della Finanza anche a carico di Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. Le famiglie avevano chiesto il reddito di cittadinanza

Gabriele Bianchi in una foto tratta da Facebook (Ansa)

Gabriele Bianchi in una foto tratta da Facebook (Ansa)

Colleferro, 18 settembre 2020 - Il giorno dopo la notizia che le famiglie degli arrestati - oltre ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli - per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, hanno chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza, oggi si apprende che la Guardia di Finanza, in seguito agli accertamenti svolti, ha chiesto ai magistrati un sequestro di beni per 27mila euro. Le famiglie dei quattro, arrestati con l'accusa di omicidio volontario, secondo quanto emerso dai controlli, avrebbero percepito indebitamente la somma come reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza, poche verifiche e maglie larghe

Gli accertamenti compiuti dalle Fiamme Gialle hanno consentito di appurare che le famiglie dei quattro indagati avrebbero omesso di indicare tutte le informazioni dovute. Sono così scattate le denunce per la violazione della legge sul reddito di cittadinanza. Una segnalazione è stata inviata all'Inps per il recupero delle somme dovute.

Marco e Gabriele Bianchi (hanno chiesto l'isolamento in carcere), quest'ultimo da poco tempo proprietario di una frutteria, ostentavano da tempo anche sui social un tenore di vita superiore alle entrate dichiarate: suv, barche, vestiti griffati e vacanze di lusso. Gli accertamenti patrimoniali sono scattati dopo l'arresto per la morte di Willy. 

La difesa

"Non abbiamo mai ricevuto o chiesto il reddito di cittadinanza", è quanto hanno affermato Marco e Gabriele Bianchi agli inquirenti, in base a quanto riferisce il loro difensore Massimiliano Pica. "Durante l'interrogatorio i miei assistiti - spiega Pica - hanno affermato di non avere mai ricevuto il reddito di cittadinanza. Di non sapere neanche di cosa si tratta". Anche l'avvocato Vito Perugini, difensore di Francesco Belleggia, dichiara: "Oggi ho avuto modo di parlare con il mio assistito il quale mi ha assicurato di non avere mai richiesto nè percepito il reddito di cittadinanza. In caso contrario lo avrei invitato a restituire il denaro ricevuto".