Martedì 23 Aprile 2024

Willy, ora il branco ha paura. I fratelli Bianchi e Pincarelli chiedono l'isolamento

I tre in carcere, accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte, temono ritorsioni da parte degli altri detenuti

I fratelli Gabriele (a sinistra) e Marco Bianchi in una immagine tratta da Facebook (Ansa)

I fratelli Gabriele (a sinistra) e Marco Bianchi in una immagine tratta da Facebook (Ansa)

Roma, 13 settembre 2020 - Ora hanno paura, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli, in carcere per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, chiedono l'isolamento. Il branco ha presentato la richiesta tramite i legali per essere spostati nel reparto protetto del carcere di Rebibbia. Lo ha reso noto il garante dei Detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, gli avvocati degli arrestati hanno motivato la richiesta con l'esigenza di una maggiore sicurezza. 

La morte di Willy, tra sabato e domenica scorsa a Colleferro, vicino Roma, ha scosso molte persone, se non tutto il Paese, e nei giorni scorsi sono arrivate minacce di morte, anche sui social o al telefono, sia ai parenti degli arrestati (minacciate anche madre dei fratelli Bianchi e Silvia Ladaga, la compagna di uno dei due), sia ai difensori. 

I tre, sempre per questo motivo al momento si trovano, come tutti i neodetenuti, in regime di isolamento in base alle normative anti-Covid. Ma temono ritorsioni da parte degli altri detenuti, e hanno chiesto che al termine dei giorni di quarantena possano avere un regime di protezione all'interno del penitenziario romano. Infatti il rischio di vendetta in carcere, dove i detenuti seguono un codice duro contro chi è accusato di crimini efferati e feroci, è reale.

Le indagini intanto non si sono fermate, gli investigatori sono al lavoro per stabilire con certezza responsabilità dei tre, e l'eventuale aiuto da parte di amici, complici nelle fasi successive all'omicidio. Ai domiciliari c'è anche Francesco Belleggia, coinvolto nella rissa, anche se quella sera aveva il gesso ad un avanbraccio.

I telefonini dei 4 sono nel mirino: potrebbero fornire elementi utili agli inquirenti anche per comprendere meglio le posizioni degli arrestati. I tre in carcere, dopo la riformulazione dell'accusa in omicidio volontario, rischiano l'ergastolo. 

Willy, cosa sappiamo

Ad aggravare la loro posizione vi sono poi i precedenti: Gabriele Bianchi ne ha tre per lesioni e porto d'armi e il fratello Marco cinque per lesioni personali. Precedenti che insospettiscono gli investigatori, due picchiatori con uno stile di vita molto ostentato e, ora oggetto di indagine, poco compatibile con quello di fruttivendoli. Per quesato si è attivata anche la Guardia di Finanza.