Willy, reddito di cittadinanza alle famiglie dei quattro arrestati. In totale 33mila euro

Colleferro, scattate dopo l'arresto le indagini patrimoniali sulle famiglie dei fratelli Bianchi, di cui alcuni componenti risulterebbero nullatenenti, di Balleggia e Mincarelli. La difesa: "Mai chiesto reddito. Non sanno neanche di cosa si tratta"

Gabriele Bianchi in una immagine tratta da Facebook (Ansa)

Gabriele Bianchi in una immagine tratta da Facebook (Ansa)

Colleferro, 17 settembre 2020 - Come il padre Ruggero anche i fratelli Marco e Gabriele, arrestati per la morte di Willy Monteiro Duarte, percepiscono il reddito di cittadinanza. La notizia è riportata oggi da alcuni organi di stampa e la scoperta è stata fatta a seguito di indagini patrimoniali sulla famiglia Bianchi, di cui alcuni componenti risulterebbero nullatenenti e, per questo, percettori del reddito di cittadinanza. Marco e Gabriele Bianchi, quest'ultimo da poco tempo proprietario di una frutteria, ostentavano da tempo anche sui social un tenore di vita superiore alle entrate dichiarate: suv, barche, vestiti griffati e vacanze di lusso. Gli accertamenti patrimoniali sono scattati dopo l'arresto per la morte di Willy. Le famiglie di Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli avrebbero percepito indebitamente la somma complessiva di 33mila euro come reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza ha appurato che le famiglie dei quattro indagati avrebbero omesso di indicare tutte le informazioni dovute. Sono così scattate le denunce per la violazione della legge sul reddito di cittadinanza. Una segnalazione è stata inviata all'Inps per il recupero delle somme dovute. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori in su un totale di oltre 33 mila euro ottenuti dai denunciati ne devono essere recuperati 28.747 mila.

Le famiglie degli arrestati avrebbero avuto accesso al fondo "omettendo di indicare nelle autocertificazioni compilate i dati dovuti" e dunque violando la legge che regola il sussidio, un fondo che nasce per essere distribuito alle famiglie indigenti o senza reddito. Un profilo che certamente non rientra in quello mostrato dai fratelli Bianchi che conducevano una vita all'insegna di un lusso ostentato: suv, barche, vestiti griffati e vacanze di lusso a Positano e in località esclusive.

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"Non abbiamo mai ricevuto o chiesto il reddito di cittadinanza", è quanto hanno affermato Marco e Gabriele Bianchi agli inquirenti, in base a quanto riferisce il loro difensore Massimiliano Pica. "In sede di interrogatorio i miei assistiti - spiega Pica - hanno affermato di non avere mai ricevuto il reddito di cittadinanza. Di non sapere neanche di cosa si tratta". Anche l'avvocato Vito Perugini, difensore di Francesco Belleggia, uno dei quattro arrestati per l'omicidio volontario di Willy Monteiro Duarte, dichiara: "Oggi ho avuto modo di parlare con il mio assistito il quale mi ha assicurato di non avere mai richiesto ne, ovviamente, percepito il reddito di cittadinanza. In caso contrario lo avrei invitato a restituire il denaro ricevuto". 

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I fratelli Marco e Gabriele Bianchi, insieme a Mario Pincarelli, ora sono in carcere per l'omicidio di Willy e pochi giorni fa hanno chiesto l'isolamento, temendo  ritorsioni da parte degli altri detenuti.