Venerdì 26 Aprile 2024

Fondo salva Stati e piano di rilancio Settimana rovente in Parlamento

Entra nel vivo la partita del Mes. Sulla linea di credito per le spese sanitarie è partito l’assedio di Pd e Iv, nei confronti del premier Giuseppe Conte. E il M5S, contrario, si ritrova al fianco solo i due principali esponenti dell’opposizione, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Conte nei giorni scorsi ha iniziato a studiare il dossier, dal punto di vista tecnico e politico. I tempi per il Mes e il Recovery Fund sono stretti. Anche per ragioni politiche: il rinvio della decisione sul Mes a settembre toglierebbe al Pd una carta preziosa per le Regionali e rischierebbe di provocare un nuovo e rischiosissimo ingorgo per la maggioranza, proprio mentre il governo è chiamato a ultimare il Recovery Plan.

Del resto, anche sulla gestione dei 209 miliardi Ue è partito l’assalto. FI ha presentato alla Camera la proposta di legge per la bicamerale sul Recovery Fund. "Il Parlamento lavori ad agosto", sottolinea Mariastella Gelmini. Ma il centrodestra si divide. "Non è il momento di bicamerali, che sanno di vecchio, di tempi lunghi", chiude Matteo Salvini. Nicola Zingaretti chiede un piano rapido e senza ideologie. Mentre il ministro della Sanità Roberto Speranza parla a favore del fondo Salva Stati: "Meglio il Mes perché i soldi arrivano subito". Conte si prepara all’ultima settimana parlamentare rovente, tra le tensioni sulla legge elettorale ed il voto sullo scostamento di bilancio previsto mercoledì, su cui al Senato è allarme maggioranza assoluta. Sul Mes il M5S, per ora, resiste. "Sono basito dall’insistenza del Pd, concentriamoci sul Recovery", taglia corto il capo politico M5S Vito Crimi che, chiude alle alleanze in Puglia e Marche e vola al Villaggio Rousseau a Milano.