Mercoledì 24 Aprile 2024

"Fidanzata per forza" Ragazzina salvata dai prof

Ancona, minorenne nordafricana si ribella alle nozze imposte e lo dice a scuola Intervengono i servizi sociali e la portano in una struttura protetta

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di Andrea Massaro

Come Saman non vuole ricevere imposizioni dalla sua famiglia. Come Saman è stata costretta a subire l’imposizione ferrea in nome dei dettami religiosi: "È lui che devi sposare".

Lei, una minorenne nordafricana e musulmana che abita nella provincia di Ancona, ha passato notti d’inferno a singhiozzare dopo quel fidanzamento forzato. Poi a scuola – frequenta un istituto superiore – non ce l’ha fatta più a tenersi tutto dentro. Lo ha confidato alle amiche, la voce è arrivata presto alle insegnanti. Una confidenza dura, dolorosa che ha inevitabilmente attirato l’attenzione dei dirigenti scolastici e di lì dei servizi sociali. Una voce che è arrivata proprio quando in Italia esplodeva il caso della giovane pachistana scomparsa da Novellara che ancora oggi si porta dietro un vortice spaventoso di mistero. La Procura dei Minori di Ancona si è subito attivata. La ragazzina è stata già affidata a una comunità protetta.

È sana e salva, lontana dalla sua famiglia a cui è stata sospesa la potestà genitoriale e che sta facendo di tutto per riaverla a casa. La ragazzina, ben integrata, frequenta anche le scuole superiori, si è ribellata alla famiglia musulmana che l’aveva portata a conoscere il futuro marito organizzando per lei un fidanzamento ufficiale.

Lui ha un paio di anni in più e vive tra l’Italia e l’Africa. La cerimonia di fidanzamento si è tenuta di recente, in Italia. Questo ha fatto scattare un senso di frustrazione nella minorenne che ha aperto il peso che portava nel cuore a scuola, nell’ambiente dove si è sentita più a suo agio e protetta. Piano piano è riuscita a confidarsi con gli insegnanti che hanno dovuto segnalare tutto ai servizi sociali comunali. Anche di fronte ai servizi preposti la ragazzina ha confermato l’imposizione al matrimonio con un ragazzo scelto dai genitori ribadendo la sua contrarietà.

La vicenda è approdata alla Procura dei Minori che ha chiesto e ottenuto l’allontanamento della giovane dalla casa familiare con la conseguente sospensione della potestà genitoriale. Da oltre un mese la minorenne è in una struttura protetta. Non avrebbe riferito di minacce di morte nei suoi confronti ma la situazione è delicata e la Procura mira a tutelare esclusivamente il suo bene. Il contesto familiare in cui vive è ancora strettamente legato ai dettami musulmani. La maggiore prudenza attualmente è presa anche per il caso di Saman Abbas. La giovane nordafricana per ora è al sicuro. L’epilogo è fortunatamente diverso da quello di Saman, ma gli interrogativi che lo generano sono gli stessi.