Mercoledì 24 Aprile 2024

Epstein pagò per coprire Andrea Il principe cerca l’archiviazione

Virginia Giuffre sostiene di aver subito abusi sessuali dal figlio di Elisabetta II quando aveva solo 17 anni

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I reali con il fiato sospeso. Il principe Andrea di York attende il verdetto del giudice distrettuale di Manhattan, Lewis Kaplan, nella causa intentatagli dalla trentottenne Virginia Giuffre, che lo accusa di averla sessualmente abusata per tre volte quando, da minorenne, gli era stata presentata dal defunto finanziere Jeffrey Epstein e dalla sua fidanzata Ghislaine Maxwell. "Avrete la mia decisione molto presto", ha promesso il magistrato, che probabilmente si prenderà qualche giorno per esaminare le richieste contrapposte, prolungando i timori dell’intera casa reale britannica per le possibili ripercussioni del caso.

La difesa del duca di York ha chiesto l’archiviazione dell’azione legale, sostenendo che l’accordo segreto da 500mila dollari stipulato in Florida tra Epstein e Giuffre nel 2009 – reso pubblico lunedì – è una pietra tombale sul procedimento civile contro il reale. "Giuffre ha rinunciato ai suoi diritti di fare causa quando ha firmato l’accordo e toccato i soldi di Epstein", ha spiegato uno dei legali, Andrew Brettler, nell’udienza in teleconferenza. Ma quelle carte non fanno esplicito riferimento ad Andrea e dunque non lo scuderebbero dalle richieste. Tutto ruota quindi intorno all’interpretazione dell’accordo.

La difesa del figlio della regina Elisabetta ha addotto comunque altri argomenti: la vaghezza delle accuse, l’età del consenso (17 anni per Ny), il difetto di giurisdizione, essendo Giuffre residente in Australia. Se il giudice farà procedere la causa, il processo si terrà in autunno.