Mercoledì 24 Aprile 2024

Draghi vuole resistere Senza farsi logorare

Il premier terrà duro ma non a ogni condizione. Se i veti non cesseranno. sarà lui a dire basta

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La vera variabile di tutta questa partita è Mario Draghi. Fino a quando, o quanto, il premier accetterà di restare di fatto sulla graticola, sballottato da una parte dai grillini, e dall’altra dalla Lega? In questo anno e più a palazzo Chigi Draghi ha dato il meglio di sé quando ha potuto dare sfoggio della sua capacità di dirigere l’azione dell’esecutivo, di presentarsi forte ai partners internazionali, e certamente ha ridato all’Italia molto del lustro che il Conte I e il Conte II avevano tolto.

Ma siamo sicuri che una situazione di continua debolezza come si prospetta di qui a fine legislatura giovi all’immagine e all’azione del presidente del consiglio? Siamo sicuri che il premier sia disposto a subire l’inazione, un’immobilità di fatto, pur di restare qualche mese in più a palazzo Chigi? O non sarà lui, se i partiti (5S e Lega in primis) non si daranno davvero una regolata, a salire da Mattarella per dire che la ricreazione è finita e se vogliono continuare a fare baccano lo facciano senza di lui?

Draghi è persona seria, tiene al Paese, sfumato il Quirinale ha forse metro retropensieri di prima, e qualche giorno fa ha detto che senza i grillini questo governo è finito. Era una elementare constatazione, una pressione, o un modo per costruirsi una (comprensibile) via di fuga?

Conoscendo la sua linearità di pensiero, tipica del banchiere centrale, è poco probabile che accetti di farsi logorare oltre il dovuto. Un po’ di tremolii in un anno pre-elettorale li ha messi nel conto, ma lui è un uomo di conti, e alla fine i conti devono tornare.