Mercoledì 24 Aprile 2024

Donne al potere. Lo chiede la Ue (anche al Pd)

Anche questo lo chiede l’Europa, forte e chiaro: il cosiddetto riequilibrio di genere – a cominciare dall’occupazione che oggi è al 48%, la più bassa in Europa dove la media supera il 62% – è uno dei perni attorno ai quali ruota il Recovery Fund, trainando virtuosamente libertà femminile, Pil, riduzione del debito, aumento della natalità e molto altro. In soldoni, appunto, niente fondi se il contrasto alla misoginia non verrà condotto indicando nel Piano obiettivi precisi da realizzare in tempi certi. Che il Pd abbia proposto 3 uomini per 3 ministeri (nessuna donna, insieme a Leu) è prova di macha e sinistra resistenza di fronte allo sforzo che ci viene richiesto.

Anzi, imposto. Ma per il Pd non c’è von der Leyen che tenga. Le probabilità che la paralisi del sistema-Italia vada ricondotta al nostro maschilismo politico sono alte. Ma la sinistra non ne prende atto. "Non è colpa di Zingaretti": le piddine "in rivolta" (sempre fuori tempo massimo) salvano il segretario. E allora di chi? Anche qui colpa di Renzi? Forse è colpa loro, che se lo lasciano fare. Silenti durante tutta la crisi. Sempre preoccupate di non rompere, che poi sarebbe il lavoro da fare (Carfagna, per dire, li ha rotti parecchio). Allineate dietro i capicorrente, e nessuna strategia unitaria. Incapaci di porsi con autorità e se serve di far saltare il banco. Perennemente sotto ricatto di non-ricandidatura. Deboli, divise, lontane anni luce dalle donne del Paese: e da dove pensano di trarre la loro forza? Compiacenti nei confronti di un partito privo di orizzonte che riempie i vuoti con tutti i più moderni prodotti 'dirittistici' sul mercato. Perché per il Pd a quanto pare donna è vecchio, è noioso, non fa audience, non porta voti. Meglio il queer e tutte le nequizie transumane: utero in affitto, libera identità di genere (vedi legge Zan), ormoni ai bambini non conformi, sex work, maschi negli sport femminili. Con Monica Cirinnà che – onore delle armi – si prende incontrastata tutta la scena. La vera donna del Pd è lei.

Una notizia: perfino Carfagna e Meloni non disdegnano i confronti con il femminismo. Da Boldrini invece, che oggi piange, neanche una telefonata. Il divorzio tra sinistra e femminismo è a tema in tutto il mondo, dalle americane del Women Liberation Front alla rete mondiale WHRC (Women’s Human Rights Campaign). Ma lasciamo stare il femminismo, stiamo all’Europa: avreste un gran vento a favore da Nord, donne Pd. Noi ce ne siamo accorte. Voi no?