Venerdì 26 Aprile 2024

Distributore super ecologico Il metano arriva dalle mucche

L’esperimento riuscito di un agriturismo piacentino che ricava combustibile da letame e liquami animali. Così è nata la prima stazione di servizio per auto a chilometro zero. Le ideatrici: c’è la fila per il pieno

Migration

di Sandro Neri

È proprio il caso di dirlo: qui tutto ruota intorno alla stalla delle mucche. Non solo i formaggi prodotti dal caseificio o il latte imbottigliato e destinato anche ai distributori automatici della provincia. L’Azienda Agricola Bosco Gerolo Valtrebbia di Rivergaro, nel Piacentino, è un concreto, virtuoso esempio di economia circolare. E un’opportunità per chi, in questo spicchio di pianura padana, ha deciso di risparmiare sul carburante dell’auto. Perché l’agriturismo, da un po’, ha aperto il primo distributore a chilometro zero. Capace di erogare metano per auto a prezzi concorrenziali, ricavandolo dal biogas prodotto dai reflui zootecnici. Quelli delle vacche da latte dell’allevamento. L’iniziativa, fa sapere Coldiretti, "sta riscuotendo un successo clamoroso con decine di automobilisti in fila per fare il pieno". Un esempio di come grazie allo sviluppo del biometano agricolo Made in Italy "dalla stalla alla strada" sia possibile arrivare a produrre il 6% del fabbisogno di gas nazionale rispetto al 3% attuale.

Dietro quest’iniziativa, le sorelle Nicoletta e Serena Cella, titolari, con la madre Adele, dell’agriturismo. Tre imprenditrici per le quali la sostenibilità è un valore prezioso e condiviso. "Quando abbiamo appreso delle potenzialità dell’energia da fonti rinnovabili abbiamo installato un primo digestore, con un impianto biogas per produzione di energia elettrica in autoconsumo", racconta Nicoletta. "Corrente – precisa – utilizzata per la caldaia che fornisce vapore al caseificio".

L’impianto viene alimentato con le deiezioni della stalla e il siero del caseificio. L’idea di investire in un "impianto di biometano per autotrazione", cioè per il rifornimento delle auto, è arrivata di conseguenza, circa quattro anni fa. E l’iter per le autorizzazioni di legge e la realizzazione del progetto si è concluso all’ inizio di quest’anno. Poco dopo sono arrivati il secondo digestore, il sistema di upgrading del gas, la stazione di stoccaggio e l’erogatore self service per il rifornimento delle automobili. "Questo secondo digestore è alimentato con deiezioni, paglia, stocchi di mais e triticale di secondo raccolto", precisa l’imprenditrice. "Se prima per le necessità energetiche dell’azienda, nel suo complesso, bastava il primo impianto biogas, ora, in considerazione anche delle esigenze energetiche non indifferenti del sistema di upgrading del biometano prodotto, non è più sufficiente. Ragione per cui si sta ragionando di rimodulare certe attività (in particolare quelle nel caseificio) per evitare picchi di richiesta energetica in certe fasi della giornata".

I mezzi dell’azienda agricola sono stati convertiti a metano, compreso il carro unifeed semovente e il telescopico che lavorano nella stalla e che non possono circolare su strada. E anche il distributore si sta rivelando un investimento proficuo. Capace di far rientrare l’azienda nei costi sostenuti, alleviati anche dagli incentivi statali previsti per chi produce metano avanzato. "Ciò che è successo quest’anno con la crisi energetica ha aiutato il nostro distributore a diventare appetibile", conferma ancora Nicoletta Cella. L’impianto è autorizzato per una produzione oraria di 86 metri cubi di biometano, utili a soddisfare, circa un centinaio di macchine al giorno. Immagine efficace ma, in realtà, poco corretta.

"Dato che un digestore è una macchina biologica, che non si può accendere e spegnere a piacimento, è capace di produrre metano per un fabbisogno anche maggiore di quello stimato". Chi si rifornisce al distributore dell’agriturismo "ha motivazioni di carattere etico ed economico. Il prezzo è stabilito da noi e non dai mercati". Ma quanto è conveniente? "Il costo attuale è un euro e 39 al chilo, decisamente più basso di quello degli altri distributori".