Mercoledì 24 Aprile 2024

Del Ponte: "Putin va arrestato"

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"È necessario che il Tribunale dell’Aja spicchi rapidamente un mandato d’arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin". Parla con cognizione di causa Carla Del Ponte – ex procuratore generale svizzero ed ex chief prosecutor della Corte penale internazionale per l’ex Jugoslavia –, il giudice che inchiodò il presidente Slobodan Milosevic incriminandolo per genocidio. "Putin è un criminale di guerra", sostiene senza esitazione in un’intervista al quotidiano svizzero "Les Temps".

L’ipotesi già messa in campo dall’attuale procuratore della Cpi, Karim Khan, è quella di un’incriminazione di Putin, sulla base della dottrina legale della "responsabilità del comando", quella secondo cui un leader non può non sapere quanto accade nel conflitto. Questo non vuol dire che Putin finirà in carcere perché se resta in Russia non sarà mai preso. Però diventerebbe di fatto un prigioniero a casa sua.

Ma c’è sempre la possibilità che la storia si ripeta come accadde per Milosevic che, una volta perso il potere, fu consegnato dalla stessa Serbia al Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia.