Viviana
Ponchia
Forse è una forma estrema di agnosticismo. Come rigettare il Natale, la festa della donna, addirittura il proprio compleanno. Forse è per staccarsi dalla massa, senza rendersi conto di essere la massa. Forse è pura taccagneria (ma tre rose, dai). Io vorrei sapere che cosa vi ha fatto San Valentino. Perché dite tutti di odiarlo più di una colonscopia e anche quest’anno state preparando la contraerea. Perché fu brutalmente decapitato e non va bene associare una testa mozzata all’amore? Potrebbe essere una risposta convincente, ma lo sforzo storico non lo fa nessuno. E poi, a proposito di amore, non si dice perdere la testa? Vedete in giro un santo più appropriato? Perché noi, amore mio, facciamo festa tutti i giorni. Il vigliacco con questa se la cava sempre sul piano logico dimenticando che l’amore logico non è. È pazzo. E vuole prove di coraggio.
Allora se mi ami dimostralo stasera. Portami a cenare a lume di candela, lascia a casa gli occhiali e prova a leggere il menù, compresa la riga piccola sulle intolleranze. Fai preparare in segreto una torta a forma di cuore che verrà servita con accompagnamento di almeno due violini. E che i musicisti siano diplomati al conservatorio, non raccattati per strada. Noleggia una limousine o un calesse anche se piove, metti in imbarazzo tutto il ristorante con un ditirambo orgiastico. Dimostrami soprattutto che non basta il pensiero. Se ne usciamo vivi ti lascerò odiare Capodanno. E ti giuro che sarà per sempre.