Giovedì 25 Aprile 2024

Coronavirus, critiche alla festa di Napoli. "Caroselli? Sciagurati". E Salvini: "De Luca?"

Tifosi in strada dopo la vittoria in Coppa Italia. Ranieri Guerra (Oms): "In questo momento non ce lo possiamo permettere". Critiche sui social. De Magistris: "Contagio della felicità". Maradona: "Orgoglioso di voi"

Napoli, la festa in strada per la vittoria in Coppa Italia (Ansa)

Napoli, la festa in strada per la vittoria in Coppa Italia (Ansa)

Roma, 18 giugno 2020 - La festa in strada a Napoli per la vittoria in Coppa Italia, quando ancora sono attive le regole sul distanziamento sociale per limitare la diffusione del Coronavirus, fa scattare le polemiche. "Sciagurati. Fa veramente male vedere queste immagini", ha detto Ranieri Guerra, vicedirettore generale delle iniziative strategiche dell'Oms, ad 'Agorà' su Raitre. "Il problema è tutto lì, in questo momento non ce lo possiamo permettere - spiega Guerra -. Per fortuna è accaduto in Campania, dove sono state prese misure di controllo molto rigide e l'incidenza del virus è stata minore che in altre zone: però vi ricordo ancora quanto ha contato la famosa partita dell'Atalanta all'inizio dell'epidemia in Lombardia per l'impatto che c'è stato. Non vorrei che riprendessimo proprio nel momento in cui il Comitato tecnico scientifico ha cercato di accogliere le proposte della Federcalcio per non limitare al massimo, come invece sarebbe suggerito da scienza e coscienza medica, tutto quello che è l'indotto del calcio nel nostro Paese".

I caroselli sono cominciati nella notte subito dopo il rigore vincente di Milik. Nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, alla Sanità, nella zona di Piazza Dante i tifosi si sono affacciati ai balconi per festeggiare, sparando fuochi d'artificio e urlando cori, mentre i ragazzi sugli scooter hanno dato il via ai colpi di clacson. La festa è ora attesa alla fontana del carciofo in Piazza Trieste e Trento, luogo tradizionale delle feste azzurre.

Salvini

Anche il leader della Lega Matteo Salvini prende di mira il governatore campano. "Stadio vuoto e piazze di Napoli piene? Le due cose non vanno d'accordo. Sono contento per Rino Gattuso, perché ci mette l'anima e il cuore, ma la salute viene prima di tutto. Prima si torna a una vita quasi normale usando la testa e meglio è. Mi domando dove fosse il signor De Luca che era pronto a utilizzare lanciafiamme contro i milanesi e contro chi andava in giro". E ancora: "Sicuramente per qualcuno di sinistra la responsabilità è mia - ha scherzato Salvini in collegamento con 'Mattino Cinque' su Canale 5 - ma lì dipende dal Comune, dalla Regione e dal ministero dell'Interno. C'erano migliaia di persone, sono contento per loro, però poi non possono condannare a morte Salvini per un selfie in Sicilia".

De Luca 

"Daremo domani, senza fretta, una risposta congrua a un somaro geneticamente puro. Per il resto, parlando di cose piacevoli, onore a Rino Gattuso e lunga vita al catenaccio, che si conferma uno strumento di perfida efficacia nel fare impazzire gli avversari, e capace di produrre un godimento sportivo di rara intensità". Lo scrive su Facebook il governatore della Campania Vincenzo De Luca, in risposta alle polemiche sui festeggiamenti per la vittoria della Coppa Italia. Tra i critici, che hanno chiamato in causa direttamente De Luca, c'è Matteo Salvini. 

De Magistris

"Ieri sera ha vinto il contagio della felicità". Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ospite a La7, liquida così le polemiche per la festa di ieri della città, a tratti sguaiata e di sicuro poco rispettosa delle norme anticontagio, dopo la vittoria del Napoli sulla Juventus e la conquista della Coppa Italia. Poi, all'Ansa, ha aggiunto: «Vista l'impossibilità di andare allo stadio, tema su cui si dovrebbe riflettere perché con le dovute attenzioni e distanziamenti si potrebbe andare, solo chi non conosce Napoli può pensare che dopo una vittoria contro la Juventus di Sarri e di Higuain, i napoletani sarebbero rimasti in casa a esultare tra le quattro mura. Questo non significa che in città c'è superficialità, anche perché ormai dai primi di giugno a Napoli c'è contagio zero e ieri sera in piazza c'erano solo napoletani».  L'ex pm si è detto amareggiato per alcuni atti di danneggiamento registrati a beni monumentali, come la cosiddetta Fontana del Carciofo in Piazza Trieste e Trento.

Maradona

"Orgoglioso di voi. Forza Napoli!!!". Anche Diego Armando Maradona, con tanto di foto in maglia azzurra, si unisce via social ai complimenti per i partenopei, che ieri ai rigori hanno superato la Juve nella finale di Coppa Italia. 

Polemiche sui social

Diverse critiche sono arrivate anche sui social network. "Mascherina? Manco lontanamente", scrive un utente su twitter. "Addio distanziamento sociale... dove sta De Luca con i lanciafiamme?!" accusa un altro. E ancora su Twitter: "Ora che i tifosi hanno dimostrato che è impossibile garantire il distanziamento sociale richiuderanno il calcio?". La 'frase cult' del governatore citata anche in un altro tweet: "E' stata una bellissima vittoria, sembrava capodanno, un'emozione che ha abbracciato tutta la città, però Vincenzo De Luca ci volevano i lanciafiamme... troppa gente per strada. Ci si poteva limitare ai fuochi d'artificio".

Intanto, gli ultrà della curva B lasciano davanti al San Paolo uno striscione per ricordare i morti della pandemia. Anche sui social è polemica tra gli stessi napoletani, tra chi se la prende contro coloro che "hanno vanificato gli sforzi fatti nei mesi scorsi per contrastare il virus", e chi invece sostiene che la polemica politica "è strumentalizzata da chi è nemico del Sud". In realtà, dopo meno di un'ora di confusione e strade in tilt, tranne qualche centinaio di irriducibili che hanno atteso a piazza Garibaldi il rientro della squadra e si sono poi trasferiti ad Afragola per la soddisfazione di vedere Insigne da lontano agitare la Coppa verso di loro, Napoli era tornata a dormire. 

Episodi di cronaca nera

Non senza aver registrato anche all'interno della festa episodi di cronaca nera. In via Carbonara, a pochi passi dal quartiere di Forcella, un uomo di 45 anni, Vincenzo Vassallo, poco dopo la mezzanotte, è stato colpito da quattro proiettili alle gambe, a suo dire esplosi da qualcuno che voleva festeggiare così la vittoria del  Napoli. Incensurato, padre di due figli, è ricoverato all'ospedale Pellegrini, dove gli hanno riscontrato una frattura alla rotula. Poco dopo, verso l'una, poco distante, in via Rossaroll, tre giovani vestiti di nero e armati di una pistola hanno aggredito due ragazzi in sella a uno scooter, rapinando il mezzo. Il momento del colpo è stato ripreso da un cellulare e pubblicato sui social. Infine alle 3,12 una postazione del 118 in piazza Garibaldi, intenta a soccorrere un uomo che si era sentito male durante la ressa alla stazione centrale in attesa dell'arrivo della squadra del Napoli, è stata aggredita dalla folla. Danni anche alla monumentale Fontana del Carciofo, in piazza Trieste e Trento. "Gli operai dell'Abc ci hanno riferito che nella fontana hanno ritrovato maglie, scarpe, bandiere del Napoli. Siamo senza parole". A riferirlo è il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli.