Venerdì 26 Aprile 2024

Coronavirus, bozza dpcm. Fontana: "Pasticciata". Bonaccini: "Governo valuti meglio"

Il decreto ministeriale a cui lavora il governo non convince il presidente della Lombardia. Critiche anche dal sindaco di Vo'

Emergenza Coronavirus  (Ansa)

Emergenza Coronavirus (Ansa)

Milano, 7 marzo 2020 - La stretta del governo per l'emergenza coronavirus contenuta nella bozza del nuovo decreto ministeriale non convince presidente della Lombardia Attilio Fontana. Il dpcm che chiude tutta la Lombardia e altre 11 province per il coronavirus non convince: "La bozza del provvedimento del governo che ho ricevuto solo in serata sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, invitando, con misure più incisive, i cittadini alla prudenza", ma "non posso non evidenziare che la bozza del decreto del presidente del Consiglio è, a dir poco, pasticciata".

Anche Giuliano Martini, il sindaco del comune di Vò, paesino duramente colpito dal virus, critico: "Per il comune di Vò forse c'è un leggero miglioramento, perchè c'è almeno un allargamento della 'zona rossa' alla provincia di Padova, anche se bisogna capire meglio. Ma se le cose stanno così vuol dire che il Governo finora ha dormito, ha sottovalutato la drammaticità del problema". Il primo cittadino del comune focolaio del Coronavirus in Veneto sottolinea possibili incongruenze: "Noi non potremmo muoverci, ma i comuni della provincia di Vicenza, che sono ai nostri confini, non avrebbero limitazioni".

"Apprendere dalla tv che ti stanno per cadere addosso decisioni così importante ti fa venire voglia di ...". E' "senza parole" il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, nell'apprendere che nelle prossime ore la sua città potrebbe diventare zona rossa. "Il documento che gira è una bozza, stiamo cercando di capire quanto reale e quali ricadute avrebbe nel caso lo fosse - scrive su Facebook - Ho chiesto al prefetto che convochi subito un tavolo. Ora mi vesto e vado in prefettura per seguire la cosa. Appena avrò notizie certe ve le farò sapere".

Invece il presidente della Regione Emilia-Romagna, e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini scrive: "Ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise". Bonaccini ha spiegato che "abbiamo ricevuto solo tre ore fa dal ministero della Salute la bozza dei due nuovi Dpcm con le misure ulteriormente restrittive anti-Coronavirus". 

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli: "Riteniamo corretto intensificare le misure di contenimento vista la forte diffusione del contagio. Abbiamo tuttavia avuto poco tempo a disposizione per elaborare un giudizio su un provvedimento di tale portata". Ma il presidente chiede "particolare attenzione" su tre punti della bozza: "Aggiungere una previsione che consenta l'attività delle imprese di qualunque natura e qualsiasi in forma costituite, aventi sede legale e/o operativa nel territorio della provincia di Pesaro Urbino; occorre consentire alle persone almeno il rientro presso il proprio domicilio/abitazione o residenza situato nel territorio della provincia; è necessario consentire spostamenti per motivi di salute".