Mercoledì 24 Aprile 2024

Contro il Covid ci pensa l’estate "La luce del sole disattiva il virus"

Uno studio dell’Università Statale di Milano conferma il ruolo dei raggi Uv

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I raggi Uv che arrivano dalla luce solare possono essere degli ‘alleati’ contro il Coronavirus, anche se per frenare la pandemia restano molto più efficaci mascherine e distanziamento fisico. A confermarlo è un nuovo studio, pubblicato nei giorni scorsi in preprint dai ricercatori dell’Università statale di Milano e dell’Inaf. I ricercatori, si legge nell’articolo sul sito MedArxiv, hanno esposto delle cellule umane infettate con quantità di virus paragonabili a quelle che si troverebbero nella saliva a diverse concentrazioni dei diversi tipi di raggi Uv e alla luce violetta, verificando poi la capacità del virus di replicarsi.

Secondo gli autori i più efficaci si sono rivelati i raggi Uv C, che però non raggiungono la Terra. Ma anche le altre tipologie riescono a inibire il virus. "In particolare i nostri dati – scrivono nelle conclusioni – indicano che l’irradiazione solare che raggiunge la superficie della Terra potrebbe disattivare completamente il Sars-Cov-2 in concentrazioni simili a quelle che si troverebbero nella saliva in pochi minuti. In conclusione, per la prima volta, abbiamo dimostrato che l’irraggiamento Uv è efficace nell’inibire il Sars-Cov-2 a diverse lunghezze d’onda. Questo conferma un ruolo per la luce solare nella disinfezione delle superfici esterne, e potrebbe contribuire a spiegare la stagionalità di questo virus". La ’stagionalità’ del virus è stata analizzata da diversi studi: uno di questi, ad opera dell’Università di Harvard e pubblicato da Pnas, ha dimostrato sulla base dei dati reali dell’epidemia che la differenza tra i raggi Uv che arrivano sulla Terra tra inverno ed estate porta a una riduzione del 7% nel tasso di crescita dell’epidemia nell’emisfero nord.