Giovedì 25 Aprile 2024

Carissima Bologna Poche case, tanta richiesta "Così si spopolerà presto"

di Luca Orsi

A Bologna trovare un appartamento in affitto è un miraggio. Finite le limitazioni dovute al Covid, il ritorno di flussi turistici importanti sotto le Due Torri e di buona parte degli oltre 50mila studenti fuorisede dell’Alma Mater ha mandato in tilt un mercato che soffre di una ormai cronica insufficienza di alloggi destinati alla locazione. La scarsità di abitazioni in affitto e la domanda in costante crescita hanno portato a un rialzo dei canoni. Che, secondo Nomisma, "sono aumentati dell’1,6% nella seconda parte del 2022, contribuendo a una variazione annuale del 4,3%".

Nel cuore del centro storico, secondo i calcoli dell’Osservatorio immobiliare di Nomisma, il canone per un appartamento signorile può arrivare fino a 28 euro al metro quadrato. Fatti i conti, per un appartamento di 60 mq dalle parti di piazza Maggiore si può salire fino a 1.680 euro al mese. In generale l’affitto medio, nel centro storico, è di 17,4 euro al mq per abitazioni signorili. Per case con meno pretese si pagano, in media, 15,8 euro al mq. Cifre, va da sé, che variano – anche di molto – a seconda della zona e dello stato dell’abitazione.

In Bolognina, zona popolare, anche se in fase di rilancio negli ultimi anni, si viaggia su tutte altre cifre. Un affitto medio dalle parti di piazza dell’Unità, calcola Nomisma, può variare da 9,5 a 10,6 euro al mq. Per 60 metri quadrati si va quindi da 570 a 636 euro al mese.

I canoni tornano a salire in zona Murri e nell’area pedecollinare. La forchetta del prezzo medio mensile va infatti da 15,1 euro al metro quadrato a poco più di 16. Per un appartamento di 60 mq significa una cifra tra i 906 e i 960 euro al mese. Ma, in caso di abitazioni di pregio, si superano agevolmente i mille euro.

Secondo Luca Dondi Dall’Orologio, amministratore delegato di Nomisma, nel 2023 la situazione affitti a Bologna non è destinata a migliorare. "L’offerta non aumenterà", al punto che si potrebbe anche generare "l’effetto abbandono della città nei prossimi anni". La domanda di case in affitto, rappresentata in primis da studenti, poi da lavoratori non residenti e giovani coppie o single, è destinata ad aumentare. Mentre si confermerà un mercato bloccato "anche a causa di alcune migliaia di alloggi destinati ad affitti brevi, con rendite più elevate e quasi nessun rischio di morosità".

Il Comune ha annunciato un Piano casa, di cui ancora però si sa nulla. Secondo Dondi Dall’Orologio, oltre a maggiori benefici fiscali per i proprietari, da studiare a livello nazionale, bisognerà "accelerare sulla rigenerazione urbana e la riqualificazione, non escludendo però a priori l’ipotesi di nuove edificazioni".